Pietrelcina (Bn) – Seduto su una semplice sedia di paglia, il Gesuita diventato Papa con il nome di Francesco ha donato a tutti, ai Pietrelcinesi, ai sanniti, al mondo, un messaggio di semplicità e di modestia nello stile del frate di Assisi. Giunto puntualissimo a Piana Romana nei Luoghi di Padre Pio da Pietrelcina, “dove tutto è cominciato” cioè a Piana Romana, il Papa Italo-argentino Bergoglio ha voluto parlare al cuore dei fedeli, delle Autorità, dei cittadini, levati ancor prima dell’alba o addirittura nemmeno andati a letto, e ricordare loro il valore essenziale e la importanza profonda della cultura contadina di San Pio.
Presente anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca e l’arcivescovo emerito di Benevento mons. Andrea Mugione.
Accolto dal sindaco Domenico Masone e dell’Arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, il Santo Padre ha voluto percorrere a piedi il tragitto fino alla cappella dell’olmo per poter abbracciare la gente tra la preoccupazione del Cerimoniale Vaticano, comunque abituato a questi comportamenti di Bergoglio. Dopo una breve sosta nella Cappella davanti all’olmo di un piccolo podere di famiglia a Piana Romana di Pietrelcina dove Padre Pio ricevette le stimmate, cioè le ferite inflitte a Cristo sulla croce, il Papa è salito su un palco e, dopo aver reso omaggio alla statua della Madonna, ha ascoltato il benvenuto di mons. Accrocca. Il quale è stato fermo nel chiedere una grazia speciale per salvare la comunità delle aree interne dai pesanti problemi della desertificazione sociale e della povertà ed arretratezza. E il Papa ha accolto queste parole con convinzione chiedendo lavoro per i giovani.
Papa Bergoglio, giunto a Pietrelcina in elicottero alle 7,50. Partito da Città del Vaticano alle 7.00 in punto, ha discusso davanti al microfono che amplificava la sua voce nella grande piazza alle porte della cittadina, del peccato, che è malattia comune di tutti ed ha indicato anche se stesso.
Poi ha richiamato il nome del Diavolo che affligge tutti e contro il quale combattè lo stesso San Pio ed infine ha invocato il tema della concordia che deve sorreggere le nostre comunità. “Divisi non si cresce’, ha tuonato il Papa. Quindi ha esaltato il valore della memoria e delle nostre radici. E poi ha esaltato la figura degli anziani, che non sono un peso della nostra società.
Papa Francesco ha tenuto una omelia forte pur nella sua brevità per rilanciare il cristianesimo delle origini e della povertà. Elementi che oggi sembrano sfuggire di mano alla stessa Chiesa cattolica cui Bergoglio non ha mancato di tirare le orecchie ricordando che la stessa Chiesa pecca. E non solo perché non capì subito il messaggio di quel Frate di Pietrelcina.
Mons. Accrocca ha sottolineato: “Sua Santita lei oggi è nella patria di San Pio. Un figlio della terra della cultura contadina”.
Poi ha aggiunto: “San Pio è un figlio di questa terra, ne ha respirato a pieni polmoni la cultura contadina: una cultura che va all’essenziale, basata sui fatti concreti più che sulle parole”.
Mons. Accrocca ha esortato quindi Papa Francesco: “A Lei successore di Pietro, chiediamo di essere confermati nella fede; a Lei, vescovo della Chiesa di Roma, che nella carità presiede a tutte le altre Chiese, domandiamo di essere spronati nella sequele di Cristo”.
Infine ha concluso: “La Sua visita è per noi motivo di speranza: ci aiuti a legger meglio il presente per camminare con speranza verso il futuro. Grazie Santo Padre, per essere oggi tra noi”.
Papa Francesco ha voluto salutare cosi i tanti fedeli accorsi: “Sono lieto di trovarmi in questo paese, dove Francesco Forgione nacque e iniziò la sua lunga e feconda vicenda umana e spirituale. In questa comunità egli temprò la propria umanità, imparò a pregare e a riconoscere nei poveri la carne del Signore, finché crebbe nella sequela di Cristo e chiese di essere ammesso tra i Frati Minori Cappuccini, diventando in tal modo fra Pio da Pietrelcina” .
Padre Pio, il frate di Pietrelcina: “Non ha mai rinnegato le sue origini, la sua famiglia. Quando temeva che il Demonio potesse spingerlo al peccato tornava e aveva paura, lui tornava qui per curarsi. La fiducia in Gesù e l’amore per il Signore lo hanno aiutato. Così, questo umile frate cappuccino ha stupito il mondo”.
Un esempio da seguire: “Vivete come lui, diventate strumenti dell’amore di Gesù verso i più deboli. Solo la comunione edifica e con voi auspico che questo territorio possa trarre nuova linfa dagli insegnamenti di vita di Padre Pio in un momento non facile come quello presente, con molti giovani costretti a lasciare questa terra. Unite le forze, una comunità che litiga non cresce. E se a qualcuno di voi viene voglia di chiacchierare degli altri, mordetevi la lingua”.Non perdete l’amore per gli anziati, patrimonio delle nostre comunità. Mi farebbe piacere vedere consegnare un Nobel agli anziani. Incoraggio questa terra a custodire come un tesoro prezioso la testimonianza cristiana e sacerdotale di san Pio da Pietrelcina: essa sia per ciascuno di voi uno stimolo a vivere in pienezza vostra esistenza, nello stile delle Beatitudini e con le opere di misericordia. La Vergine Maria, che voi venerate con il titolo di Madonna della Libera, vi aiuti a camminare con gioia sulla via della santità.”
Terminato il discorso, in ritardo rispetto alla tabella di marcia ha stavolta utilizzato l’autovettura per raggiungere l’elicottero per partire alla volta di San Giovanni Rotondo.
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