Il Rotary analizza il rapporto tra scienza e fede: un problema ormai risolto

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Benevento – Scienza e fede possono coesistere? Scienza e fede possono non essere in contrasto? A queste domande,  che si amplificano sopratutto quando insorge una grave patologia dagli esiti prevedibilmente infausti, è stato dedicato un Convegno al Museo del Sannio nella Sala Gianni Vergineo. Quesiti a cui hanno tentato di dare una risposta Lucio Zeppa, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica e Trapianti di Cornea dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, e l’arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca.

L’incontro è stato organizzato dal Rotary Club di Benevento, presieduto da Giovanni Cavuoto e moderato dalla giornalista Enza Nunziata

La questione del rapporto tra scienza e fede sta acquistando, alla luce delle nuove sfide e scoperte scientifiche, un’importanza cruciale nella nostra società. Nell’antico dibattito e delicato rapporto tra scienza e fede, vera croce della modernità, notevoli passi avanti sono stati compiuti nel districare la matassa e numerose incomprensioni reciproche sono state scioltezza tra i sostenuto dei due campi. Due visioni del mondo in passato incompatibili e destinate spesso a  conflittualità.

Superati gli scontri e le diffidenze del passato, si possano rappresentare come forme di completamento reciproco, partendo dal valore imprescindibile della sacralità della Vita. Nonostante alcuni ritengano che scienza e fede siano antitetici o incompatibili, la Chiesa testimonia l’opposto, contribuendo al progresso scientifico e medico attraverso centri di ricerca e assistenza sanitaria dove lavorano laici e anche sacerdoti e religiosi cattolici altamente qualificati.

Zeppa ha rimarcato: “Le strade sono separate  ma non conflittuali. Sono strade conseguenziali ma parallele“. Il medico ha poi effettuato un excursus storico delle possibilità tra scienza e fede. 

Successivamente è intervenuto  mons. Accrocca, il quale ha chiarito: “Questo duello  è sopratutto di noi moderni. La malattia veniva vista come punizione, ma Gesù ha spezzato questo legame“. Ha poi chiarito il termine scienza e lanciato un ammonimento: “La scienza non è né laica né professionale. E’ soltanto scienza. Smettiamola con i pregiudizi di parte”. Accrocca ha poi concluso il suo intervento: “C’è differenza tra fede e religione. Onestamente quest’ultima  non può essere usata come assicurazione  per difendersi  del tutto dalla malattia . Questo lo ritengo un pensiero anticristiano“.

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