Dissesto, i 5 Stelle in Comune gelano Dema: “Città sull’abisso”

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Napoli – Nessun assist, anzi. La compagine grillina in consiglio comunale lancia una bordata ad alzo zero all’indirizzo del sindaco Luigi de Magistris che invece, proprio all’indomani delle elezioni politiche, aveva a più riprese “corteggiato” i pentastelllati. “La decisione della Corte dei Conti per noi del MoVimento 5 Stelle non è una decisione inaspettata. Già durante il consiglio comunale per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio chiedemmo attraverso una pregiudiziale la riformulazione del provvedimento per la mancata tempestiva comunicazione al Consiglio della sussistenza di debiti fuori bilancio per parte dell’anno 2015 e di tutto il 2016, non riconosciuti nell’anno contabile di pertinenza.

Inoltre anche i debiti del Consorzio Ricostruzione Otto (Cr8) e dell’Uta, per quanto deprecabili siano, sono stati gestiti malissimo facendo soltanto aumentare i debiti dovuti all’aumentare degli interessi perché anche in questo caso l’Amministrazione, invece di affrontare il problema, ha nascosto la testa sotto la sabbia e non ha voluto riconoscerli per tempo come chiedeva il Tribunale. Il disavanzo che graverà per i prossimi 20 anni sulla testa dei napoletani è di circa 1 miliardo e 600 milioni. Come pensa il Sindaco di venirne fuori?”, così i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle Francesca Menna e Matteo Brambilla.

Aspettiamo le motivazioni di questo respingimento – continuano i portavoce M5S – ma da mesi abbiamo denunciato che il mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio nei termini stabiliti dalle leggi contabili avrebbe generato ulteriori danni erariali con ripercussioni sui servizi resi ai cittadini. La città si trova davanti a un abisso che potrebbe pagare duramente. Abbiamo già un servizio di trasporto pubblico disastroso ormai allo sbando, anche in riferimento alle recenti dimissioni dell’amministratore di Anm. Paghiamo e pagheremo per tutta la durata del piano di riequilibrio pluriennale, le tasse e le tariffe più alte; l’assistenza ai più deboli è claudicante e ridotta all’osso. È una città senza parchi e il verde si sta praticamente estinguendo per non parlare della manutenzione delle scuole e delle strade. Chiediamo al sindaco – concludono Menna e Brambillal’assunzione di responsabilità. Non si può pensare di salvare una città dall’abisso nascondendo la polvere sotto il tappeto oppure opponendosi alle regole per quanto ingiuste e deprecabili che siano”.

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