Affiliato si lamentava troppo, arrestati cinque killer

Napoli Secondigliano, perquisizioni domiciliari nel complesso di edilizia popolare chiamato “case celesti”. nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti e sequestrati: 21.000 euro trovati in possesso ingiustificato nelle abitazioni di 2 pregiudicati, un 29enne ed un 44enne del luogo, 21 cartucce calibro 9x21 una pistola semiautomatica beretta con matricola abrasa:Il tutto era nascosto in un sottoscala condominiale e l’arma era predisposta per l’inserimento di un silenziatore,negli scantinati sono stati inoltre rinvenuti 2 bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento di stupefacenti.
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Napoli –    Si lamentava, spesso, anzi si lamentava sempre. Una volta per i soldi e una volta per la gestione dello spaccio. Così si decise di evitare diplomazie e il dissidente fu assassinato. La Procura di Napoli ha chiesto e ottenuto dal gip l’arresto di cinque esponenti degli Amato-Pagano e della Vanella Grassi di Secondigliano, area nord di Napoli. Rispondono dell’omicidio di Pasquale Malavita, assassinato il primo ottobre del 2010.  Arrestati Mario Riccio, 26enne di Marano detenuto nel carcere di Terni, Fabio Magnetti, 29enne di Napoli detenuto a L’Aquila, Alessandro Grazioso, 32enne di Napoli detenuto a Salerno, Giuseppe Magnetti, 45enne di Napoli detenuto a Saluzzo e Umberto De Vitale, un 26enne di Napoli rinchiuso a Bellizzi Irpino.

I carabinieri, coordinati dalla Procura Antimafia, hanno appurato che sono tutti coinvolti nell’omicidio del 43enne Pasquale Moalavita, ritenuto vicino alla Vanella-Grassi, consumato il primo ottobre 2010 a Villaricca. Riccio e Fabio Magnetti, esponenti apicali rispettivamente dei Pagano e della Vanella Grassi, sono i mandanti: la vittima si lamentava della gestione da parte del clan degli affari e dei pagamenti, quindi andava epurata. Fabio Magnetti e Grazioso sono coloro che in sella a uno scooter raggiunsero la vittima e la eliminarono. Giuseppe Magnetti e Umberto De Vitale andarono poi a recuperare lo scooter e l’arma per farli sparire.

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