Napoli- Il Movimento 5 Stelle conquista Napoli e il sindaco Luigi de Magistris torna a tendere la mano in vista di un ipotetico asse con i pentastellati: «Se il M5S esce dall’autosufficienza e apre un ragionamento con forze, movimenti, persone che hanno dimostrato rottura del sistema e affidabilità di governo si possono immaginare scenari nuovi. Penso alla conquista di alcune Regioni o di tornare a votare. In questo caso noi ci saremmo, il laboratorio Napoli che non sta in un recinto. Io colgo dei punti di contatto». Il tutto con buona pace degli attuali alleati in consiglio comunale, messi praticamente alla porta dall’ex pm: «La sinistra è uscita sconfitta sonoramente, le ragioni sono chiare. Leu? Poco credibile, Potere al Popolo aveva grande entusiasmo ma non poteva avere pretese».
«Il dato nazionale era prevedibile. Il M5S è nettamente il primo partito, con un risultato straordinario al Sud, anche se non siè avvicinato al 40 per cento. Avendo fondato la sua azione sull’autosufficienza, non si propongono per governare perché dovrebbero chiedere voti ad altri. Da tempo avevo previsto che Salvini sarebbe stato il leader della destra, il Pd ha avuto un tracollo. In questo momento vedo molto difficile la formazione di un governo».
Così il sindaco Luigi de Magistris commentando il risultato elettorale delle Politiche: «Il Sud dice basta ad un certo centrodestra e a un certo centrosinistra, un voto molto di protesta anche se predomina un vento di destra. La prima valutazione del Presidente della Repubblica, lo dico da sindaco e da esponente di un partito che si prepara ad una grande sfida nuova, credo sarà quella di provare a dare l’incarico a Luigi Di Maio, ma non credo che possa fare un Governo perché pensare a un appoggio di Lega o Pd sarebbe un suicidio politico. Dove ha governato non ha ad ogni modo dato il meglio di sé, si ritroverà a dover trattare con quelle stesse forze politiche che ha sempre contrastato», ha aggiunto. L’ex pm boccia, invece, «il cosiddetto governissimo o governo del Presidente, l’elettorato lo ha bocciato, non posso immaginare di tenere fuori Lega e M5S. L’altra ipotesi è il Governo di centrodestra con campagna acquisti di qualche responsabile oppure un Governo per fare la legge elettorale e questo potrebbe interessarci avendo noi di Dema il congresso a maggio. La sinistra è uscita sconfitta sonoramente, le ragioni sono chiare. Leu? Poco credibile, Potere al Popolo aveva grande entusiasmo ma non poteva avere pretese». Per il primo cittadino di Napoli però «se il M5S esce dall’autosufficienza e apre un ragionamento con forze, movimenti, persone che hanno dimostrato rottura del sistema e affidabilità di governo si possono immaginare scenari nuovi. Penso alla conquista di alcune Regioni o di tornare al votare: in questo caso noi ci saremmo, il laboratorio Napoli che non sta in un recinto. Io colgo dei punti di contatto. Da sindaco mi auguro ci sia quanto prima un Governo, abbiamo ancora le casse del Comune bloccate. Ci aspettiamo un Governo che guardi ai territori, ma non sono fiducioso».
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