Benevento – Un nuovo percorso di effettiva integrazione. E’ questo l’obiettivo che vuole raggiungere il documento che è stato siglato questa mattina in Prefettura in materia di gestione del flusso migratorio nel Sannio. Si tratta di una convenzione tra la Prefettura e 6 centri d’accoglienza del capoluogo con la quale si stabilisce l’inserimento lavorativo dei migranti. Quanti si trovano sul territorio possono essere impegnati nei lavori di giardinaggio o piccola manutenzione.
Il progetto vuole dare una risposta al più ricorrente degli interrogativi che si accompagnano alla presenza di tanti immigrati sul nostro territorio: “ma tutti costoro che ci fanno qui? Perché se ne stanno dalla mattina alla sera a ciondolare davanti ai bar? Perché non fargli fare qualcosa di utile per la collettività?”. Da Nord a sud la domanda che la gran parte della gente si pone al cospetto della presenza più o meno discreta di tanti uomini e donne che sono riusciti a sbarcare nel nostro Paese provenendo dall’Africa o dall’Asia è sempre la stessa. Il progetto, coordinato dalla Prefettura di Benevento, vuole essere una risposta: coinvolgere i cittadini stranieri richiedenti asilo, in attività di utilità sociale, da svolgersi sul territorio cittadino e dell’hinterland. Si punta quindi a superare la condizione di passività dei migranti e a favorirne l’integrazione nel tessuto socio-economico e culturale del Paese.
A rappresentare la Prefettura nella stipula della Convenzione era appunto il Prefetto Paola Galeone che ha sottolineato: “dobbiamo rasserenare la popolazione rispetto alla presenza dei migranti. I centri saranno controllati e devono essere visti come un vantaggio per la nostra comunità”. La Galeone ha quindi ribadito: “l’impiego dei richiedenti asilo in attività di utilità sociale rappresenta uno dei tasselli della strategia delineata nel ‘Piano Nazionale Integrazione”.
Il piano è stato approvato lo scorso 26 settembre dal Tavolo di Coordinamento Nazionale che era presieduto dal ministro dell’Interno Marco Minniti, in un quadro non più emergenziale, ma di gestione condivisa del fenomeno secondo il modello della governance multilivello, che prevede il coinvolgimento di Regioni, enti locali, amministrazioni territoriali e terzo settore. Il Prefetto ha sottolineato: “sono tutti chiamati a sviluppare un’azione coordinata che consenta il pieno inserimento degli stranieri nelle comunità di accoglienza”. Quindi ha concluso il suo intervento con queste parole rimarcato: “l’integrazione dei migranti diventa pratica. I migranti svolgeranno lavori socialmente utili e la loro opera al servizio di collettività”.
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