I detrattori di un Meridione economicamente pigro e gli esaltatori del nord che traina l’Italia sono smentiti dai fatti. La spinta della Campania nel 2016 è stata superiore di almeno 2 punti percentuali rispetto al 2015 in cui, per la prima volta dopo sette anni di recessione, si era verificata la crescita. Secondo indiscrezioni sui dati Istat sul Pil delle macroaree del Paese, che saranno diffusi nelle prossime ore, addirittura si potrebbe definire la Campania come la regione con la crescita maggiore, non solo nel Meridione ma anche di tutta l’Italia. È vero anche che tutte le altre regioni meridionali hanno chiuso il 2016 in positivo, ma non con numeri così esaltanti come ci si aspetta dalla Campania. È proprio qui, d’altra parte, che è stato stipulato il 30% del totale nazionale dei contratti di sviluppo firmati nel corso del 2016. Unica nota stonata in questo quadro positivo, è il calo degli investimenti pubblici. A far volare l’economia campana è dunque la volontà dei privati e l’impegno, in alcuni casi, di risorse locali, soprattutto regionali, non certo statali.
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