Inquinamento, nasce l’intesa tra dodici sindaci irpini

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Ridurre l’impatto delle polveri sottili,  questo  l’obiettivo dell’ intesa tra dodici comuni irpini che, presso la sede di Palazzo di Città, hanno sottoscritto il Protocollo che fornisce  indirizzi, misure, modalità , provvedimenti necessari a contrastare l’inquinamento atmosferico.

Presente all’incontro il commissario Arpac Stefano Sorvino, oltre ai sindaci e agli amministratori che hanno sottoscritto il documento.

 “Ritengo che l’iniziativa del Comune di Avellino e l’operato dell’Assessore all’Ambiente Augusto Penna siano davvero validi– ha commentanto  il commissario – Ad Avellino la situazione non è gravissima ma è piuttosto seria. Ci sono momenti della giornata in cui le centraline registrano più di uno sforamento, pertanto nel capoluogo  l’inquinamento atmosferico presenta discrete criticità. Avere accorpato tutti questi comuni , avere previsto un pacco di interventi combinati  sono  scelte positive. Va senza dire che sono da valutare diversi aspetti della vicenda. Ad esempio la città  si trova in una conca, condizione che non favorisce il ricambio di aria come invece avviene a Napoli, dove c’è il mare e quindi un ricambio assicurato in presenza  di situazioni molto più difficili. Da un lato le condizioni meteo climatiche che non aiutano, poi il traffico pesante, un parco di auto circolante di auto obsolete, le caldaie per il riscaldamento invernale. Allora ben venga questo pacchetto di misure, la risposta è buona e ben strutturata”.

Il Piano, che si avvale di 6 articoli, parte proprio dai monitoraggi delle centraline Arpac. In sostanza i 12 comuni sono stati divisi in due fasce. La prima, considerata ad alta densità urbana, comprende Avellino, Mercogliano e Monteforte; la seconda,  area montana e pedemontana, comprende i comuni di Montefredane, Manocalzati, Aiello del Sabato, Capriglia Irpina, Contrada, Grottolella, Ospedaletto e Summonte. Gli interventi, in particolare le ordinanze, saranno adottate dai singoli sindaci in base ai dati  riferiti dalle centraline.

E’ prevista, in presenza di 5 sforamenti, per esempio, la predisposizione di misure che vanno dalle domeniche ecologiche, con il blocco della cirvcolazione veicolare per i mezzi sprovvisti della certificazione Euro 4 per quattro domeniche consecutive; al  divieto di manetere il motore acceso in sosta per 30 giorni. Poi per altrettanti giorni  non potranno essere bruciate le sterpaglie. Sotto costante osservazione gli impianti di riscaldmento invernale nelle abituazioni. Con l’aumentare degli sforamenti e fino ad un massimo di 10, le misure si raddoppiano.

 Si tratta di intervni necessari, in alcuni casi anche eccezionali, ma sicuramente fondamentali per concorrere a migliorare la qualità dell’ aria visto che ad Avellino il limite di Pm10 è stato superato abbondantemente in diverse occasioni.

Accanto alle verifiche atmosferiche, l’Arpac è pronta a far partire controlli anche per monitorare l’inquinamento acustico in quei  luoghi considerati  a rischio( discoteche, locali musicali, pub, bar) e laddove il Comune di Avellino dovesse richiederlo. Nei giorni scorsi è stata siglata una convenzione tra l’Ente di Piazza del Popolo e  l’Agenzia Ambientale della Campania per assicurare le  misure fonometriche.

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