Salerno – La Consulta degli Studenti della provincia di Salerno protagonista del ricordo della Shoah. Stamattina presso il Convitto Nazionale Torquato Tasso di Salerno la Giornata della Memoria si è celebrata in un’atmosfera solenne, diventata a tratti commovente quando la voce narrante di Domenico Fiorillo ha fatto rivivere le parole di alcuni deportati; profonda quando il presidente della Consulta Giuseppe Ferro ha ricordato i valori fondanti l’Europa; franca e sincera quando il segretario della Consulta, il coraggioso Vincenzo Cacciapuoti ha ricordato tutti gli stermini, anche quelli avvenuti “nella ex Jugoslavia”.
Nella circostanza, Il Prefetto di Salerno Salvatore Malfi ha consegnato tre “Medaglie d’Onore” conferite dal Presidente della Repubblica alla memoria di cittadini salernitani che durante l’ultimo conflitto mondiale furono deportati ed internati nei lager nazisti. Le medaglie sono state consegnate ai familiari di Raffaele Sirica (di Sarno) classe 1916, soldato di leva catturato e condotto in Germania, costretto ai lavori forzati, liberato dagli ‘alleati’ e morto nel 1997; Antonio Troiano (di Cava de’ Tirreni) classe 1919, catturato e deportato in un campo di concentramento in Germania, rimasto prigioniero per 5 anni, liberato dall’esercito russo e morto nel 2013; Rosario Angione (di Laurino) classe 1922, soldato catturato dai tedeschi e deportato in un lager nazista a Brenna, morto carbonizzato dopo essere stato rinchiuso con altri 13 prigionieri in una baracca poi cosparsa di benzina ed incendiata. “Non è il giorno del ricordo ma quello su cui poggiare valori costituzionali su cui costruire la memoria affinché il futuro possa essere diverso”, dice Malfi. “Ciò nella consapevolezza che è stato possibile realizzare quell’orrore perché erano maturati i presupposti”. Parlando di giovani, il salto nei fenomeni della contemporaneità è pressoché automatico: “Le baby gang sono organizzazioni criminali: a Salerno siamo vigili affinché i comportamenti scellerati che registriamo non sfocino in quest’altra fattispecie. Abbiamo quindi arrestato chi era venuto da fuori per compiere atti vandalici. In questo sistema di deterrenza-prevenzione-repressione il sistema di video sorveglianza si è dimostrato efficace”.
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