Baby gang ed emulazione: a Caserta rischi sotto controllo

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Caserta – I dati registrati dalla Questura di Caserta tranquillizzano sul fronte baby gang, anche se il rischio emulazione mantiene alta l’allerta. Tutto sotto controllo, fanno sapere dalla Questura,  e nessun picco anomalo nelle ultime settimane che faccia immaginare un fenomeno di emulazione dopo i fatti e le immagini rimbalzate da Napoli ai media di tutto il mondo.

In realtà casi di violenza gratuita, tra vittime e carnefici giovanissimi, in città e in provincia si verificano da anni occasionalmente, più spesso in quartieri critici ampiamente attenzionati dalle forze dell’ordine per criminalità e illegalità diffusa. Fenomeni che già da anni allertano le Istituzioni con avvio di progetti congiunti che partono delle scuole e che puntano a prevenire e scovare fenomeni di “gioventù violenta”, bullismo e  cyberbullismo (o ciberbullismo,ossia “bullismo online”).

Tra questi la campagna nazionale “Una vita da social” che da anni attraversa il territori a bordo di un camper dove, in un vero e proprio laboratorio, la Polizia Postale e studenti si incontrano per dialogare su rischi e responsabilità da assumersi di fronte ad un utilizzo improprio dei social. Progetto che in primavera approderà a Caserta dopo la tappa dello scorso anno a Casal di Principe. E da altrettanti anni la Questura di Caserta è presente almeno una volta la settimane nelle scuole del territorio per incontrare i ragazzi anche sul tema della sicurezza stradale, ma soprattutto per scalfire il “numero nero” delle denunce. Un numero oscuro che fa i conti con la ritrosia alla denuncia da parte delle vittime di bullismo per motivi legati alla paura, alla vergogna, o alla sfiducia verso chi dovrebbe proteggerli.

Una battaglia senza esclusione di colpi che le forze dell’ordine e le scuole portano avanti da anni e che a breve si arricchirà di un’arma in più. Un arma affilata che si chiama “Blue box”, nata qualche mese fa dopo il caso “Balena Blu” scoppiato in tutto il mondo e che portò l’Italia alla serrata di ranghi preventiva. Un progetto che tra qualche settimana approderà anche a Caserta.

“Il progetto – spiegano dalla Questura – consente ai ragazzi di segnalare, in forma assolutamente anonima, casi di soprusi e violenza imbucando le denunce in una scatola blu posizionata in ogni scuola. A breve anche la promozione dell’iniziativa in tutte le piazze di Caserta e provincia”.

 

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