Il Tribunale di Benevento ha emesso il verdetto nei confronti di Giuseppe Parrella, 43 anni (avvocato Luca Russo), accusato di una lunga serie di reati a danno della sua convivente e della madre di quest’ultima. L’imputato è stato assolto dai reati più gravi di maltrattamenti e stalking aggravato, mentre è stato riconosciuto colpevole per tre distinti episodi di lesioni personali, ricevendo una condanna a 9 mesi di reclusione con pena sospesa.
Le accuse: maltrattamenti e minacce
Il caso, seguito dal Pubblico Ministero Maria Amalia Capitanio, ha attirato l’attenzione per la gravità delle accuse. Secondo la ricostruzione della Procura, Parrella avrebbe sottoposto la compagna a continue aggressioni fisiche e verbali, creando un clima di terrore all’interno della famiglia. Schiaffi, spintoni, minacce di morte e insulti sarebbero stati all’ordine del giorno, aggravati da un presunto stato di alterazione dovuto all’abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Le accuse includevano inoltre episodi di stalking successivi alla fine della relazione, tra cui minacce dirette alla figlia minore e alla stessa donna, che sarebbe stata intimidita attraverso social network e telefonate notturne.
La sentenza
Dopo un lungo dibattimento il giudice monocratico del Tribunale di Benevento, Rotili, ha ritenuto insufficienti le prove per sostenere le accuse di maltrattamenti e stalking aggravato, assolvendo l’imputato da questi reati. Rimangono invece accertati tre episodi di lesioni personali risalenti al 2018, in cui la convivente ha riportato ferite documentate da certificati medici. Per questi fatti, Parrella è stato condannato a 9 mesi di reclusione, ma la pena è stata sospesa, permettendogli così di evitare il carcere.