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Nell’ultima puntata di Punto C, il focus sulla Serie C di Anteprima24, è intervenuto mister Ezio Capuano, reduce dall’addio al Foggia dopo avere iniziato il torneo sulla panchina del Taranto. Il tecnico, con alle spalle tantissime stagioni nella terza serie, ha analizzato quanto sta succedendo in questa stagione nel girone C dove in testa c’è la compagine di mister Auteri a +4 sul Cerignola: “Io faccio grandi complimenti al Benevento – ha detto mister Capuano – che è una squadra giovane con calciatori di prospettiva importantissimi e onestamente sta giocando con tre-quattro ragazzi che provengono dalla propria cantera ed è in testa al campionato. I numeri non mentono mai, come con l’onestà che mi contraddistingue, forse sono il tecnico che ha fatto più volte questo girone, vedo un campionato livellato verso il basso. Ma i valori sono questi, sicuramente ci si aspettava qualcosa in più da Catania, Trapani e Avellino. Il Benevento sta mantenendo fede alle premesse e sta andando oltre le più rosee aspettative. Quella giallorossa è una squadra forte costruita magistralmente da Marcello Carli, ma ha tanti giovani quindi chapeau al Benevento”.

Risalta agli occhi la differenza di rendimento in casa e fuori della squadra di Auteri: “Quando giochi con tanti giovani – ha aggiunto Capuano – puoi pagare qualcosa, ma il Benevento sta facendo un torneo importante ed è con merito in testa con 4 punti di vantaggio. Domenica c’è una bella partita che potrebbe segnare già un primo step molto importante”. Il quindicesimo turno che prenderà il via questa sera con due anticipi prevede i derby di alta classifica Monopoli-Cerignola e Benevento-Avellino, due gare importanti nell’economia della stagione. “Il campionato è lunghissimo – ha detto Capuano – ma sono delle sfide molto indicative per il futuro”.

Sul personaggio ‘Capuano’, il tecnico di Pescopagano è stato chiaro: “Io non ho neanche i social – ha spiegato – e questa enfatizzazione mediatica spesso mi ha dato fastidio. Ho fatto qualche esternazione forte in passato, l’esperienza di un uomo intelligente porta in bene o in negativo. Tutto ciò per il popolo che si sveglia il lunedì mattina regolandosi sul risultato della squadra, vivendo così la settimana. Il calcio non è un gioco, ma bensì un misto tra emozione e commozione. E’ senso di appartenenza, magari come fatto a Taranto, sembravano gare di Premier League”.