Un ritorno alle radici: il 13 novembre 2024 alle ore 16.30 il ritorno dei Padri Benedettini al Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi. Una festa dei monaci e della comunità, a cui sono invitati tutti a partecipare.
Don Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine, e Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, inaugurano ufficialmente l’affidamento del complesso abbaziale di San Guglielmo al Goleto con annessa Rettoria di San Luca, Santuario diocesano, alla comunità benedettina di Montevergine a partire da mercoledì 13 novembre.
San Guglielmo, nato nel 1085 a Vercelli in una nobile famiglia, fondò il cenobio maschile di Montevergine, quindi, nel 1133, fondò la cittadella monastica del Santissimo Salvatore al Goleto. Nel 1807 dopo una serie di vicissitudini, i Padri benedettini di Montevergine lasciarono l’antica Abbazia del Goleto, luogo sempre abitato dalla spiritualità benedettina femminile e maschile, dove la Santissima Trinità ha continuato ad attirare a sé anime semplici, devote e desiderose di incontrare Dio nello spirito del grande fondatore San Guglielmo da Vercelli.
«La riscoperta del luogo considerato il “cuore” della spiritualità benedettina si deve a padre Lucio Maria De Marino, monaco di Montevergine che nel 1973 ritornò ad abitare da eremita i ruderi del complesso, dopo anni di decadenza, e permise il recupero funzionale del complesso monastico, restituendolo a nuova vita e allo splendore che oggi tutti possono ammirare. Dal 1990 al luglio 2021 i Piccoli Fratelli della Comunità Jesus Caritas, ispirata a Charles De Foucauld, si sono presi cura dell’animazione spirituale del complesso goletano, che è diventato sempre più punto di riferimento per tutti coloro che sono assetati di assoluto. Oggi, il complesso abbaziale del Goleto, ritorna ai Benedettini celebrando l’importanza che questo luogo ha per la nostra comunità dato che proprio qui il 25 giugno 1142 morì San Guglielmo, il cui corpo è custodito presso il nostro Santuario di Montevergine» afferma l’abate di Montevergine e Assisi Riccardo Luca Guariglia.
«Una comunità di benedettini sarà presente in maniera stabile presso il complesso abbaziale del Goleto, luogo benedetto da Dio. È un evento di spiritualità, di cultura e di promozione sociale che avrà una sua ricaduta sulla realtà ecclesiale, diocesana e sociale. Tutto ciò è stato possibile grazie all’amicizia e la fraternità sacerdotale-spirituale-pastorale con l’abate, dopo un cammino di discernimento leggendo i segni dei tempi» afferma Pasquale Cascio Arcivescovo di Sant’angelo dei Lombardi- Conza-Nusco-Bisaccia.