Interdetta all’uso la succursale dell’alberghiero Cavalcanti: è rivolta tra gli studenti, trasferiti da Posillipo a San Giovanni a Teduccio. Sono ore agitate nell’istituto modello di via Taverna del Ferro, dove ha sede la centrale dell’Ipseoa (nella foto). Al termine di una assemblea, gli studenti hanno decretato due giorni di sciopero. Il primo oggi. Stamattina gli iscritti alla succursale di via Giovenale si sarebbero dovuti recare a Napoli Est, per seguire le lezioni. Ma così non è stato, e domani bisseranno l’astensione.
La storia inizia appena 4 giorni fa. Il 7 novembre la dirigente scolastica, Carmela Libertino, annuncia l’interdizione all’uso dell’edificio scolastico. Una decisione presa dalla Città Metropolitana, all’esito delle prove di vulnerabilità sismica del plesso. E comunicata 24 ore prima alla scuola. L’immobile è del 1934, costruito in calcestruzzo. E Posillipo si trova in zona rossa per il bradisismo. A quel punto, per garantire la frequenza, si delibera il trasferimento di circa 110 studenti. Nella comunicazione alle famiglie, si specifica che la sede dovrà raggiungersi con mezzi propri. Ma questo solo per un breve periodo. La Città Metropolitana sta prendendo contatti con l’Anm, per attivare un servizio autobus dedicato. Due navette giornaliere tra le due sedi del Cavalcanti.
Sul punto, l’indomani è stata convocata l’assemblea d’istituto. Secondo il verbale, i ragazzi hanno manifestato “preoccupazione e un forte dissenso riguardo alle problematiche sorte”. Serpeggia il timore di disagi nel raggiungere la sede di San Giovanni, distante circa un’ora d’auto da Posillipo. Apprensione c’è pure per il trasporto dell’Anm. Il servizio è appunto “previsto tra circa due settimane”. E per almeno 15 giorni, le difficoltà sarebbero notevoli. Per le navette, all’andata ci sarebbe un punto di incontro alle 7.20-7.30, nei pressi di via Giovenale. Ritorno previsto alle 14.45. L’assemblea ha formulato una serie di richieste. La prima concerne un orario ridotto, tenendo conto del lungo tragitto. Inoltre “molti dovranno stravolgere – afferma il verbale – la propria vita legata ad alcuni fattori quali, il lavoro, lo sport, impegni familiari e soprattutto si ridurrà molto il tempo per studiare il pomeriggio”. E si invoca una sede alternativa, vicina alla zona di via Manzoni. Tra le varie problematiche, il trasporto dei disabili. Alla succursale ce ne sono diversi, e non sarebbe agevole l’utilizzo dell’autobus.
Ma allo stato, le parti appaiono distanti. Studenti e famiglie da un lato, la scuola dall’altra. Un muro contro muro. “Io stamattina aspettavo i ragazzi, ma non è venuto nessuno, nemmeno i genitori” dice la dirigente scolastica. Per lei, chi non si è presentato risulta assente. “Per legge – ricorda – i 200 giorni annuali li devono fare”. La preside Libertino parla di una interdizione arrivata “tra capo e collo”, con provvedimenti adottati ad horas. “Dell’assemblea studentesca – giura – però non sono stata informata”. Sui tempi della chiusura non può sbilanciarsi. “Colloquiando con il tecnico interessato – precisa – mi ha parlato di lavori di 3 mesi, questo mi è stato detto il 24 ottobre”.
Dal racconto della dirigente scolastica emerge la complicazione del momento. “Ho proposto ai ragazzi un’offerta formativa completa – dichiara -: a San Giovanni abbiamo i laboratori, non si devono sentire intrusi ma padroni. Gli ho dato un intero piano, affinché mantengano la loro identità”. In risposta, alla preside è giunto un “no secco”. Il capo d’istituto ha anche chiesto “ospitalità a scuole viciniori, e nessuno mi ha dato reale disponibilità, di certo non antimeridiana”. Qualche spiraglio potrebbe aprirsi per la fascia meridiana. “Potremmo ottenere – spiega – un turno pomeridiano presso una scuola di via Manzoni, dalle 14.30 a 19: per loro sarebbe più vantaggioso?”. La dirigente scolastica assicura di essersi attivata anche per i disabili. La questione è stata “già sottoposta al Comune di Napoli, competente per l’assistenza alla diversità”. L’idea è di un “servizio di pulmini specializzati”, per cui “devono darmi una risposta”. Sul nodo trasporti, indica anche la linea 2 della Metropolitana, con il percorso dalla stazione di Mergellina a quella di Barra-San Giovanni. Proverà di nuovo a convincere tutti. Per domani alle 15 ha convocato i genitori nella sede principale. “Spero qualcuno risponda” chiosa la preside.
(Foto Ipseoa Cavalcanti orientiamoci insieme – Facebook)