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In sala stampa lunedì scorso lo ha confessato quasi sottovoce: “Ho fatto pochi gol di testa“, ma a guardare quello messo a segno contro la Turris surclassando i difensori, proprio il colpo di testa é apparsa quasi come la specialità della casa di Mario Perlingieri. E’ iniziata dai suoi piedi l’azione che ha portato all’apertura di Acampora per Ferrara, con il cross dell’ex Taranto sul quale si è avventato come un falco Perlingieri attaccando il primo palo con una cattiveria fuori dal comune. Musica per le orecchie di mister Auteri che si coccola il suo baby bomber perché, è bene ricordarlo, che SuperMario è appena un 2005 e la quasi totalità dei suoi coetanei sono ancora a farsi le ossa al massimo in Serie D trovando spesso uno scarsissimo minutaggio.

In quell’arrampicarsi prepotente fino in cielo c’è tutta la voglia di trovare spazio nel mondo del calcio di un ragazzo cresciuto a pane e pallone al quale Auteri ha concesso di confrontarsi con un torneo per sua natura poco propenso a fare largo ai giovani. Il tecnico di Floridia non regala mai niente a nessuno: “Parla e decide sempre solo il campo” il suo mantra e deve averci visto lungo Don Gaetano quando già lo scorso marzo ha iniziato ad aggregare Perlingieri con la prima squadra. I 26 gol realizzati con la Primavera in 21 gare non potevano che destare l’attenzione di Auteri, rimasto colpito dalla maturità di un ragazzo che di testa “non é un 2005” come ha più volte detto il tecnico della Strega.

Il destino di SuperMario cambia forse per sempre un pomeriggio al Meomartini (LEGGI QUI), con il Benevento impegnato in una seduta sul sintetico per abituarsi alla stessa superficie che avrebbe poi trovato il sabato successivo a Teramo contro il Monterosi. Perlingieri tiene botta da un punto di vista fisico e appare a suo agio con i grandi. Poi, quando stanno per scorrere i titoli di coda della partitella estrae dal cilindro un coniglio mettendo a sedere Manfredini in un fazzoletto segnando un gol da applausi. Forse è in quell’esatto istante che Auteri comprende di avere in mano quello che cercava, un falso nueve dalla tecnica sopraffina capace di fungere da raccordo tra i reparti e di “vedere” la porta. Il resto è storia recente perché da quel pomeriggio Perlingieri, poi schierato titolare contro il Monterosi il sabato successivo colpendo anche un palo, diventa una pedina importante dello scacchiere di Auteri e già a segno in cinque occasioni quest’anno con due doppiette.

Ci ha visto lungo anche la Gev Sport and Management dell’agente Vincenzo Pisacane, un nome importante del settore che cura gli interessi di tanti calciatori importanti e che dallo scorso giugno ha nella sua scuderia anche Perlingieri, che sta destando notevole interessi in tanti club di categoria superiore.