Al Vomero Arenella resta alta la tensione sulla viabilità di piazza degli Artisti, e l’assessore Antonio De Iesu annuncia la richiesta di una conferenza di servizi. “La situazione è nebulosa – ha spiegato -, i progetti che vuol fare la municipalità si scontrano con il Pums”, ovvero il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. La piazza è di fatto chiusa a metà da un anno, in seguito al divieto di transito istituito dalla Municipalità 5. Una pedonalizzazione di fatto, ma senza un atto formale, che sarebbe pertinenza del Comune di Napoli. Non poche le proteste dei cittadini,per una scelta controversa. Stamane il caso è approdato in commissione comunale Trasparenza. Sull’iter ci cose da chiarire, e la matassa amministrativa è tutt’altro che sbrogliata. “I numerosi elementi emersi nel corso della riunione di oggi – ha affermato Iris Savastano, presidente della commissione – rendono quanto mai opportuno un nuovo incontro utile ad approfondire diversi aspetti della questione”. Savastano se la è pure presa con la presidente e la direttrice della Municipalità. “Non sono intervenute qui – ha detto – nonostante formale convocazione”.
De Iesu ha parlato di “convitati di pietra fondamentali”. Per l’assessore alla Polizia Municipale è indispensabile la presenza, oltre che della Municipalità, anche dell’assessore alla Mobilità, Edoardo Cosenza, e del dirigente comunale dei servizi viabilità e traffico. E la conferenza dei servizi, da chiedere a Cosenza, è ritenuta prioritaria. “Qui manca una valutazione complessiva” ha aggiunto De Iesu. Il quale però, davanti al comandante Ciro Esposito, ha precisato di voler “tutelare la polizia municipale, che viene presa per i capelli”. Motivo? “Dà un parere tecnico su una rotatoria, in assenza di valutazioni complessive”. Vari gli interrogativi emersi. Ad esempio, le ricadute del dispositivo sulle strade limitrofe. De Iesu si è chiesto “se sia sostenibile o no il carico di traffico su via Recco”, dove vige un obbligo di immissione. “Quella che era un’originaria sperimentazione – ha osservato Savastano – doveva poi essere accompagnata da una valutazione successiva dei dati sul traffico nelle strade circostanti, in particolare via Mario Fiore, dove insiste l’ospedale Santobono, sui dati di inquinamento acustico e ambientale”. E inoltre c’è da valutare l’impatto sulla “soppressione di una linea di trasporto su gomma”, e su altri elementi “del tutto assenti”.
Il consigliere Rosario Andreozzi di Napoli Solidale ha invece ipotizzato “almeno cinque irregolarità”, evocando anche “un danno erariale”. Nel mirino il taglio alla linea 147 dell’Anm, il cui percorso è stato accorciato; alcuni stalli auto persi; smog e rumori. “E poi – ha rincarato – non abbiamo la delibera della giunta e i dati sulla sperimentazione”. Tra gli intervenuti Rino Nasti, capogruppo di Europa Verde alla municipalità 5. Nella procedura, non ha rilevato “falsi ideologici, ma una serie di pareri settoriali non approfonditi”. La richiesta: “La giunta Manfredi li faccia rivedere”.
Alle contestazioni ha replicato Clementina Cozzolino, presidente della municipalità Vomero Arenella. Premettendo di voler leggere il verbale della seduta, ha sottolineato che “bisogna essere attenti quando si fanno le convocazioni”. “Oggi allo stesso orario della commissione – ha dichiarato – ero in consiglio municipale, dove abbiamo approvato le fiere di Natale per consentire agli operatori del territorio di poter svolgere gli eventi, che ovviamente devono partire il 20 novembre”. Per Cozzolino era impossibile fare altrimenti, siccome “quella era la disponibilità acquisita dai consiglieri municipali”. La presidente di municipalità ha anche respinto ogni ipotesi di danno erariale. “Le strisce blu – ha esemplificato – sono state eliminate perché abbiamo dovuto ampliare l’aiuola perimetrale dell’albero monumentale, al centro di piazza degli Artisti”. Ha specificato anche: “Era una richiesta del servizio verde della città, per motivi di sicurezza”. In breve, “abbiamo impedito la caduta di rami o dell’albero, ci dovrebbero ringraziare per aver evitato un possibile danno, altro che causarlo”. Ma di certo se ne tornerà a discutere.