Si è concluso oggi presso il Tribunale di Benevento il processo a carico di Giuseppe Luciano, 35 anni, di Bonea, e Concetta Esposito, 29 anni, di Cervinara, accusati di tentato omicidio. La Corte, presieduta dal giudice Roberto Melone, ha emesso una sentenza che, seppur confermando la responsabilità degli imputati, ha escluso l’aggravante della premeditazione, riducendo di fatto le pene rispetto a quanto inizialmente richiesto.
L’episodio risale alla notte tra il 2 e il 3 giugno scorso, quando i due imputati si sarebbero recati presso l’abitazione di alcune persone a Rotondi. Dopo un diverbio scaturito per motivi economici, Luciano ed Esposito avrebbero aggredito violentemente due uomini, Mario E. e Francesco L.. Le vittime furono colpite con coltelli, e in particolare Francesco L. rischiò di perdere la vita a causa di una coltellata al petto, a pochi centimetri dal cuore. I medici hanno confermato che un colpo in una zona appena più a sinistra avrebbe potuto risultare fatale. Esposito, dopo l’aggressione, si consegnò ai carabinieri di Cervinara, portando con sé il coltello insanguinato e dichiarando di essere stata lei ad agire, mentre Luciano, a suo dire, sarebbe stato estraneo alla vicenda. Inoltre, a Esposito venne contestato di aver tentato di impedire la fuga delle vittime, posizionandosi davanti alla porta con un bastone.
Durante il processo, il pubblico ministero aveva formulato richieste di condanna per entrambi gli imputati, chiedendo nove anni di reclusione per Luciano e cinque anni per Esposito. Il PM aveva contestato anche l’aggravante della premeditazione, che inizialmente era stata ipotizzata ma che non è stata accolta dalla Corte. L’esclusione di questa aggravante ha inciso sulla pena finale, con una riduzione rispetto alle richieste iniziali.
Il Tribunale ha accolto le difese degli imputati, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Vittorio Fucci per Esposito e Teresa Meccariello per Luciano, escludendo l’aggravante della premeditazione. La corte ha quindi condannato Giuseppe Luciano a 8 anni e 6 mesi di reclusione, mentre Concetta Esposito è stata condannata a 5 anni e 6 mesi, concedendole anche le attenuanti generiche. Nonostante il risultato favorevole, le difese hanno già annunciato l’intenzione di fare appello contro la sentenza, ritenendo che la condanna sia ancora troppo severa. Attualmente, Luciano è detenuto presso il carcere di Belizzi Irpino, mentre Esposito si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione.