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L’Istituto Superiore “Le Streghe” di Benevento scende in campo per contrastare il fenomeno aberrante della violenza alle donne.
Ancora una volta la scuola sannita si mobilita dunque per contrastare la violenza di genere. Questa volta è l’Alberghiero di via Santa Colomba a mobilitarsi con tante iniziative che porteranno in strada gli studenti in due distinti eventi di sensibilizzazione della opinione pubblica e per una presa di coscienza sul problema.

Non mancheranno anche momenti di approfondimento attraverso seminari all’interno dell’istituto. La mobilitazione è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione della Dirigente Scolastica Paola Guarino e di un rappresentante dell’Ordine degli Avvocati, Valeria Crudo che ha offerto la propria collaborazione per analizzare il fenomeno ed offrire agli studenti un quadro conoscitivo a più ampio raggio sul tema.

Due i seminari in programma: il 12 e 22 novembre prossimi e poi un corteo previsto per il 25 novembre contro la violenza di genere per le vie del quartiere del rione Libertà. Coinvolti associazioni come Io x Benevento ma anche la Croce Rossa e il Comitato delle Pari Opportunità. Si discuterà, ovviamente, del codice rosso e della prevenzione di determinati comportamenti. La referente di questa iniziativa è la professoressa Annarita Del Donno. La dirigente Guarino ha sottolineato: “Siamo molto vicini al percorso degli alunni. Dove c’è un adolescente in crescita ci deve essere un adulto che lo accoglie. Dobbiamo fare la nostra parte”. La dirigente ha ricordato la collaborazione con la Procura di Napoli e il neo Procuratore Aldo Policastro proprio su questi temi. La dirigente ha infine concluso: “Non sempre le famiglie sono sempre collaborative. Noi come scuola colloquiamo molto con gli studenti. Siamo vicini alle famiglie”. L’avvocato Valeria Crudo, anche volontaria della Croce Rossa ha spiegato: “Si tratta di un confronto su tematiche attuali e traversali. Questi argomenti ci riguardano da vicino e sono molto sentiti dai giovani, c’è necessità di confronto. Serve una rivoluzione culturale non più procrastinabile e i ragazzi possono essere il principale motore di questa cambiamento”.