“Emozione unica”. Sono le prime parole di Stefano Curcio, atleta sannita dall’Amatori Podismo Benevento che ha concluso la maratona di New York coprendo il lungo percorso con il tempo di 3:51:29 piazzandosi ben oltre la metà della graduatoria (14972esimo su 57204 iscritti).
“Una città che si ferma letteralmente per vedere passare un fiume di gente che condividono un’esperienza che lascia senza fiato e non solo per lo sforzo fisico. Siamo oggettivamente dei pazzi, una follia che però ti resta, ti rimane sulla pelle. Il pubblico ti trascina, ad ogni incrocio trovi gruppi che suonano musica di tutti i generi, bimbi che ti allungano la mano e ti offrono da mangiare di tutto anche il bacon che non è proprio salutare durante una maratona”.
Curcio, che ha corso col cugino Giuseppe Lamedica, ha ottenuto un risultato davvero importante dopo una vigilia tutt’altro che agevole: “Sarà stato il viaggio o forse l’emozione ma non sono stato benissimo. Ma ho stretto ancora di più i denti, perchè l’occasione era irripetibile e andava colta al volo”.
“Durante il mio percorso – ha concluso Stefano Curcio – ho incontrato runner più sfortunati con disabilità incredibili che hanno dato dimostrazione che volere è potere e nulla è precluso per questi piccoli grandi eroi. E poi c’è Claudio Canessa che ho fotografato mentre correvo: ha corso tutta la maratona a piedi scalzi, semplicemente uno pazzo tra i pazzi”.