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Non senza polemiche e faccia a faccia duri e accesi il consiglio comunale di ieri a Santa Paolina approva, con i voti contrari del gruppo consiliare Partito Democratico, il piano di rientro finanziario scaturito dal ricorso all’art. 243 bis comma 1 del TUEL.

“Avremmo auspicato maggiore chiarezza e trasparenza sulla situazione economico-finanziaria del nostro comune da parte dell’Amministrazione Ricciardelli- dichiara il capogruppo di opposizione Giovanni Egidio–  Avremmo voluto maggiore considerazione, magari ci saremmo aspettati di essere chiamati dal sindaco e insieme ai tecnici trovare delle soluzioni condivise, anche nell’ottica di una votazione unanime nell’interesse del benessere del paese. Invece veniamo da una campagna elettorale dove oltre a non fare comizi, la maggioranza ha fatto molta attenzione a non parlare mai di situazioni di instabilità legata alle casse comunali. Che si è protratta fino allo scorso consiglio, dove abbiamo saputo per la prima volta della gravità delle condizioni. Quando ricevi i consensi dei 2/3 del paese, forse è giusto anche dire le cose come stanno ed ammettere le responsabilità politiche del predissesto”

“Da oggi iniziano tempi di magra, sia per le scelte politiche sia per quanto riguarda le economie dei cittadini. Raddoppiare le aliquote addizionale IRPEF ed eliminare le agevolazioni IMU, portando l’aliquota al 6*1000, rappresenta un prelievo economico inatteso dalle tasche di ogni singolo cittadino. E questo va comunicato per tempo alla comunità, soprattutto da chi come gli amministratori storici Ricciardelli-Spinelli amministrano da oltre venti anni. E noi crediamo che proprio questo binomio abbia influito sulla mancata comunicazione dell’instabilità economica, per evitare polemiche e ripercussioni a loro rivolte visto che il dissesto nasce dalla loro gestione, non certo possiamo oggi ancora parlare delle amministrazioni passate di cui ancora si ostinano ad accusare come artefici di ogni problema santapaolinaro”.

“La comunicazione e la trasparenza sono principi previsti dalle leggi italiane, non sono scelte personali o strategiche. Riteniamo che tutto debba essere comunicato, dai progettini inutili e dannosi sventolati in campagna elettorale, ormai difficilmente realizzabili vista la gravità della situazione, ai problemi e agli imprevisti dell’attività amministrativa. Per i nostri amministratori tutto è propaganda, anche minimizzare al massimo problemi seri e che graveranno su noi cittadini. Se noi facciamo, a loro dire, terrorismo psicologico inutile, per noi loro agiscono con superficialità e imperizia, mettendo a rischio la tenuta economica della nostra comunità, lasciando una cittadinanza all’oscuro delle informazioni”

“Speriamo, da cittadini, che il piano funzioni e che ci porti fuori dal predissesto, è il nostro auspicio”-