Nel giorno del caos con il trasporto scolastico in virtù delle modifiche al piano traffico cittadino, il Partito Democratico si è riunito alla Rocca dei Rettori per discutere sulla questione della Scuola ed in particolare del precariato per il personale scolastico e docenti. Una crisi che nei prossimi mesi potrebbe ampliarsi ancor di più considerando l’indirizzo del Governo che nella Legge di Bilancio per la scuola ha previsto un taglio secco con una riduzione drastica della dotazione organica: 5.660 di docenti dell’organico dell’autonomia e 2.174 unità di personale ATA, una riduzione che andrà a peggiorare le già gravi condizioni in cui si svolgono le attività scuola.
Al dibattito hanno preso parte, oltre al Segretario provinciale del PD Giovanni Cacciano, la componente della Direzione Nazionale del PD Floriana Fioretti. Per il mondo della Scuola Norma Pedicini Responsabile scuola PD Sannio, Valentina Corrado Docente MIM, Sonia Martini Docente MIM, Monica De Caro Genitore.
Ospite anche l’on. Irene Manzi, Responsabile Scuola per la Segreteria Nazionale del Partito Democratico che sulle scelte del governo ha commentato: “Il ministro Valditara ha promesso che affronterà anche il tema dei concorsi degli idonei, al momento non abbiamo molte certezze, al di là delle dichiarazioni fatte a mezzo stampa. Il dato ufficiale, invece, è che c’è stato nella Legge di Bilancio, un taglio degli organici di quasi 7000 posti tra docenti, personale ATA e organico amministrativo”.
Sull’impegno del Partito Democratico sul tema Scuola: “Noi come forza composizione stiamo continuando a sollecitare un confronto su un tema così importante per il futuro dell’Italia. Nel 2017, l’ultima volta che siamo stati al governo, avevamo previsto un percorso di formazione e tirocinio triennale, che prevedeva tra l’altro in fase iniziale proprio il progressivo riassorbimento del precariato. Quel percorso è stato eliminato con un tratto di pena dal ministro Bossetti nel 2018, magari la storia sarebbe stata diversa se non lo si fosse cancellato e si fosse appunto dato seguito anche un percorso in cui il primo onere della formazione era a carico dello Stato”.
Sul tema del precariato anche l’appello della dirigente scolastica Noemi Pedicini: “Dirigenti, insegnanti, personale scolastico e studenti non stanno certo attraversando una bella stagione. C’è una crisi profonda soprattutto di valori e programmazione per il futuro. Ho una grande paura, dopo questa grande infornata di soldi dal PNRR, la scuola non ne avrà tratto vantaggio. Il precariato è ormai come un gioco dell’oca, non riusciamo ad avere una proposta valida ed efficace che ci aiuti a risolvere i problemi”.
Il mondo della scuola italiana è da anni ormai alle prese con una piaga che ne mina le fondamenta: il precariato docente, un fenomeno dilagante nel nostro Paese che sta mettendo a dura prova la qualità dell’istruzione e il benessere psicologico di migliaia di insegnanti. Dietro i numeri e le statistiche si celano storie di vite sospese, di sogni infranti e di un futuro incerto. Uno stato di agitazione che si ripercuote inevitabilmente anche sugli studenti, minando le certezze di una generazione che non riesce più a trovare nemmeno nei docenti un punto fermo per la crescita personale e culturale.