“Tre euro in più al mese? Si tratta di un’offesa ai pensionati al minimo”. Non usa giri di parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel commentare uno dei punti della nuova legge di Bilancio del governo. E ricorda: “In occasione del Covid, noi come Regione abbiamo fatto un’operazione volta proprio ad aiutare i pensionati al minimo, raddoppiando per due mesi ciò che ricevevano, per permettere loro di passare da 500 a mille euro. Fu uno sforzo enorme. Se avessimo voluto mantenere i 3 euro, staremo ancora versando loro questa cifra. Queste cose si fanno con serietà, i 3 euro mi sembrano decisamente offensivi”.
MINORENNE UCCISO – Un piano straordinario per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza su tutto il territorio cittadino: lo invoca il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, nella sua diretta social, parla della morte del ragazzo di 15 anni coinvolto in una sparatoria.
“Noi – dice De Luca – stiamo facendo investimenti enormi per le giovani generazioni: dal programma Scuola Viva agli psicologi presenti in tutti i distretti, dal trasporto gratuito per gli studenti ai voucher sportivi gratuiti per i giovani fino a 15 anni. Abbiamo investito 5 milioni di euro con la conferenza episcopale per i giovani di famiglie in difficoltà. Sono sforzi enormi. Ma si registra un’esplosione di violenza giovanile e microdelinquenza, specie nella città di Napoli, verso la quale bisogna prendere misure straordinarie. In primo luogo per le forze dell’ordine, ma sappiamo che la repressione non basta”. Da qui la necessità di potenziare la videosorveglianza, “almeno per i grandi quartieri e per i punti dove è più presente la movida. Come Regione, abbiamo già fatto investimenti in tal senso su cinque-sei strade del centro storico, ma serve un piano massiccio per avere il controllo di tutte le principali strade e i principali quartieri. Le telecamere sono un elemento di dissuasione. C’è diffusione di coltelli, pugnali, siamo arrivati alle pistole. Dobbiamo prendere delle decisioni. Diamo una mano in questo modo per recuperare condizioni di vita civile e per evitare che le nottate possano diventare occasione per duelli e scontri fra bande”.
“Noi – dice De Luca – stiamo facendo investimenti enormi per le giovani generazioni: dal programma Scuola Viva agli psicologi presenti in tutti i distretti, dal trasporto gratuito per gli studenti ai voucher sportivi gratuiti per i giovani fino a 15 anni. Abbiamo investito 5 milioni di euro con la conferenza episcopale per i giovani di famiglie in difficoltà. Sono sforzi enormi. Ma si registra un’esplosione di violenza giovanile e microdelinquenza, specie nella città di Napoli, verso la quale bisogna prendere misure straordinarie. In primo luogo per le forze dell’ordine, ma sappiamo che la repressione non basta”. Da qui la necessità di potenziare la videosorveglianza, “almeno per i grandi quartieri e per i punti dove è più presente la movida. Come Regione, abbiamo già fatto investimenti in tal senso su cinque-sei strade del centro storico, ma serve un piano massiccio per avere il controllo di tutte le principali strade e i principali quartieri. Le telecamere sono un elemento di dissuasione. C’è diffusione di coltelli, pugnali, siamo arrivati alle pistole. Dobbiamo prendere delle decisioni. Diamo una mano in questo modo per recuperare condizioni di vita civile e per evitare che le nottate possano diventare occasione per duelli e scontri fra bande”.
MANOVRA – “Per la sanità, al di là dei giochi di prestigio sui numeri, il dato reale è che nel 2025 sono disponibili solo 1,3 miliardi”. A parlare è il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Nella consueta diretta sociale del venerdì, il governatore, riferendosi alle manovre economiche del governo, sostiene che con queste cifre “non è possibile avviare l’assunzione per 30mila unità: servirebbero 27mila infermieri, e diecimila dottori. C’è da domandarsi: cosa succederà nei pronto soccorso? Con questi numeri sarà difficile garantire i servizi essenziali. Non vi sono prospettive di incremento retributivo per il personale nei pronto soccorso. E per i giovani medici che si fa?” conclude De Luca.
ECONOMIA – “La situazione finanziaria in Italia è pesante. E sarebbe difficile per chiunque gestire questo stato di cose. Ma ciò che occorre evitare, sono i toni trionfalistici: quando si parla dello spread in Italia a 118, si dovrebbe anche dire che la Francia sta a 90 e che anche Spagna e Grecia stanno meglio dell’Italia. Quando si parla di differenziale di interessi sui titoli di Stato, bisogna parlare di un dato europeo, se non globale”. Lo afferma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Nella diretta social del venerdì, il presidente della giunta regionale attacca: “Tutti gli istituti di previsione danno un incremento del prodotto interno lordo dello 0,8%. Il governo aveva parlato di un incremento dell’1% del pil”.
“Per quanto mi riguarda – conclude Vincenzo De Luca – sono due le aree dove si possono recuperare risorse: innanzitutto dall’evasione fiscale, per recuperare ciò che non viene pagato. Ma su questo fronte non viene fatta una battaglia seria. E poi serve una scelta politica: per l’accorpamento delle aliquote Irpef occorre una spesa di 4 miliardi di euro. Se hai un’emergenza sanitaria come la nostra, non puoi investire 4 miliardi di euro sull’accorpamento delle aliquote Irpef. Per me la priorità assoluta deve essere la sanità pubblica”.
MANOVRA – “Ci sono misure ai danni delle Regioni, con un taglio di 280 milioni nel 2025, che arriva a 1,3 miliardi nel 2027″. Lo afferma, parlando della manovra, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, secondo cui “le Regioni che hanno disavanzi pregressi, non possono utilizzare fondi di accantonamento per investire. Tale misura salva solo Lombardia e Marche. La Campania ha ereditato 8 miliardi di euro di disavanzo, ridotto in questi anni di 2,5 miliardi. Dobbiamo pagare 200 milioni di euro per ripianare il debito che abbiamo ereditato nel 2015. Già dobbiamo dunque accantonare 200 milioni ogni anno, se abbiamo altri tagli diventa complicato garantire servizi essenziali come quelli legati a politiche sociali, trasporti gratuiti, incentivi per favorire la pratica sportiva per i bambini”.
Un passaggio, nella sua diretta social del venerdì, anche sulla scuola: “Ci sarà un taglio di ottomila tra insegnanti e personale scolastico. È vero che si va verso una diminuzione della popolazione scolastica, ma ci sono delle emergenze, come le ‘classi pollaio’: si potrebbero eliminare. Come si potrebbero garantire insegnanti di sostegno per coloro i quali ne hanno bisogno. Invece, così facendo si fa un passo indietro nell’organizzazione della scuola pubblica”.
Un passaggio, nella sua diretta social del venerdì, anche sulla scuola: “Ci sarà un taglio di ottomila tra insegnanti e personale scolastico. È vero che si va verso una diminuzione della popolazione scolastica, ma ci sono delle emergenze, come le ‘classi pollaio’: si potrebbero eliminare. Come si potrebbero garantire insegnanti di sostegno per coloro i quali ne hanno bisogno. Invece, così facendo si fa un passo indietro nell’organizzazione della scuola pubblica”.
FONDI DI COESIONE – “Stiamo lavorando per fare fronte agli investimenti che dobbiamo mettere in campo per creare occupazione: Abbiamo perduto più di un anno per l’approvazione del fondo di coesione: ancora oggi l’accordo deve essere ratificato dal Cipes e poi deve andare alla Corte dei Conti. Martedì prossimo è stata fissata una riunione del pre-Cipes e poi sarà la volta del Cipes, penso la settimana successiva. Scontiamo i tempi dell’Italia”. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta social del venerdì, torna a parlare del fondo di coesione. E dice: “Dobbiamo recuperare 14 mesi persi e prepararci a bruciare i tempi per aprire i cantieri. Stiamo lavorando con gli uffici per stabilire le priorità, trenta interventi su tutto il territorio regionale”. “Per i tempi di pagamento siamo la prima Regione per quelli sui farmaci – prosegue il presidente della giunta campana – e ormai anche per i dispositivi medici (protesi, materiale cardiologici) siamo a buon punto. Siamo impegnati per abbattere le liste di attesa: entro gennaio saremo la prima Regione d’Italia. Lo siamo già per alcune prestazioni, ma per gastroscopia e odontoiatria dobbiamo migliorare. Scontiamo sempre il fatto che abbiamo quindicimila medici in meno”. Quindi De Luca passa in rassegna alcune delle opere da realizzare: “Stiamo ultimando le progettazioni e le procedure di gara. Per il Santobono c’è una progettazione da 300 milioni di euro; già abbiamo fatto la gara per il nuovo ospedale Ruggi Salerno, vista da un’Ati nella quale è stata individuata una impresa che ha problemi. È partita la diffida alla capolista perché sostituisca quella impresa. Nuovo ospedale a Giugliano Sessa Aurunca e Castellammare di Stabia, dove stiamo facendo la dovuta progettazione che prevede l’abbattimento delle prime strutture tra gennaio e febbraio. Raddoppio dell’ospedale di Nola, Nocera e Battipaglia. Poi bisognerà completare 170 case di comunità: lavoro immenso. Ma la sanità è priorità”.