Droga, armi, ma anche soldi: 500 mila euro a disposizione della famiglia Memoli, Tiziano ed il figlio Carmine che da Salerno, dal quartiere di Fratte, gestivano un traffico di droga internazionale, che riusciva ad acquistare droga, cocaina, hashish, anche dalla Spagna e dal Sud America e a rivenderla in Italia nei mercati illeciti in uso della Campania, ma anche della Basilicata e della Puglia. Il gruppo di 14 persone, che avevano competenza anche nella preparazione del crack, individuate nell’inchiesta che ha visto al lavoro la compagnia di Salerno dei Carabinieri, guidati dal maggiore Corvino, è già noto alle forze dell’ordine. Nel 2022, sette persone furono arrestate in flagranza nel Porto di Civitavecchia per la consegna di un container con 450 chili di droga destinata ad arrivare a Salerno. Nel tempo, la forza del gruppo si era consolidata secondo l’accusa mossa dalla Procura guidata da Giuseppe Borrelli. Durante le operazioni che hanno portato i carabinieri ad eseguire le misure cautelari sono state rinvenute anche tre pistole.
A Fratte la base logistica del traffico internazionale di droga
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