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Mentre Fratelli d’Italia festeggia i primi due anni di governo del premier Giorgia Meloni ed elenca i risultati del primo partito di Governo, in provincia di Avellino a meno di un anno dall’elezione del nuovo coordinamento guidato da Ines Fruncillo, è già tempo di leccarsi le ferite.

Dopo la sonora bocciatura alle recenti amminisrative nella città capoluogo, quando la Fruncillo ha rifiutato di sostenere la coalizione larga di centrodestra in nome della mancanza dei simboli di partito, e poi  non è riuscita ad eleggere in Consiglio comunale nemmeno il candidato sindaco della lista Fdi, Modestino Iandoli, ora se la prende con gli storici militanti del partito.

Di qui la proposta della coordinatrice della Fiamma, ex Forza Italia, avanzata alla Commissione nazionale di Fratelli D’Italia, di espellere nove iscritti che non avrebbero sostenuto il partito alle scorse amministrative.
Nella lista nera della Froncillo si sono anche nomi autorevoli come Franco e Giovanni D’Ercole. Quest’ultimo ricorda, tuttavia che, “Mentre si propone la mia espulsione da Fdi perché ho partecipato ad una manifestazione elettorale di Fratelli d’Italia, gli “espulsori” forse ignorano che grazie al voto determinante di un riferimento di Fdi si mantiene in piedi una maggioranza PD nella comunità montana Alta Irpinia. Ma, evidentemente, è più appagante cercare di mandare via chi con coerenza ha sempre militato a destra, che cercare di modificare gli assetti istituzionali irpini”. aggiunge Giovanni D’Ercole.

A rincarare la dose, Aniello Mainolfi, componente del coordinamento provinciale Fdi Avellino: “La figuraccia alle elezioni Amministrative di Avellino 3,7% – unico capoluogo di provincia italiano tra quelli andati al voto a giugno a non aver eletto nemmeno un consigliere comunale – la Presidente invece di provare a capire gli errori e a superare le divisioni nel partito ha pensato di compilare una lista di proscrizione per nascondere il completo fallimento elettorale.
Casualmente la quasi totalità degli incolpati hanno una caratteristica in comune alle elezioni europee hanno preferito altri candidati di FdI a lei e tutti hanno sostenuto la mia candidatura alla Presidenza Provinciale.

Vergognosa, inaudita, priva di stile, di sensibilità, di rispetto e di conoscenza della storia è stata l’azione proposta nei confronti di Francesco D’Ercole, un uomo integerrimo che ha rappresentato con serietà rigore e onestà la destra avellinese e campana da sempre anche nei periodi piu bui.

Essere incolpati di aver partecipato ad una manifestazione elettorale di Fratelli d’Italia o, come me, di aver sostenuto al ballottaggio una candidato civico in luogo del candidato ufficiale del PD e dell’intero centrosimistra, che proprio negli ultimi giorni aveva utilizzato parole durissime contro il Governo Meloni (la presidente di FdI aveva dichiarato libertà di voto), sfiora il ridicolo anzi lo supera…

La Presidente, che fortunosamente ha vinto congresso Provinciale, oggi fa la dura e pura di FdI, facile ora, ma se la memoria non mi inganna ricordo le sue candidature in Italiani nel Mondo, Forza Italia…prima dell’approdo in FdI.
Ho reso noto dell’accaduto la Presidente Meloni, la dott. Arianna Meloni, l’on. Giovanni Donzelli e tutti i deputati e senatori eletti con i voti degli elettori della Provincia di Avellino.

“Inoltre, – aggiunge Mainofli- ho trasmesso alla una dettagliata analisi della situazione del Coordinamento Provinciale di Avellino con un’analisi del voto amministrativo ed europeo dimostrando con i numeri quanto l’attuale dirigenza provinciale sia inadeguata chiedendo la verifica del rispetto delle disposizioni statutarie e chiedendo l’immediata sostituzione della Presidente Provinciale anche con un commissario.
Dalle accuse infondate ci difenderemo tutti insieme nella sede deputata certi di essere nel giusto. 
Nessuno e nulla può scalfire la nostra identità, lealtà, purezza, onestà e libertà la Presidente spero presto ex presidente se ne faccia una ragione”.