“Nella tarda serata di ieri, alcuni detenuti, al momento della chiusura, avrebbero sequestrato due poliziotti, sottraendo loro le chiavi delle sezioni. Successivamente, si sono spostati presso un altro reparto ed avrebbero aggredito violentemente un detenuto, provocandogli una mutilazione all’orecchio e ferite varie.” Lo riferisce Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Questi episodi ormai sono diventati sempre più frequenti o, meglio, sono all’ordine del giorno”, prosegue la sindacalista. “La sicurezza interna è completamente saltata e, con essa, l’incolumità fisica e psicologica del personale di polizia penitenziaria che, ancora, nonostante tutto, adempie i propri compiti istituzionali. Quella avvenuta ieri è stata una vera e propria spedizione punitiva, da tempo annunciata. E sono mesi che il Sappe denuncia il mancato trasferimento dei detenuti, che pare sia arrivato per alcuni di loro solo nel tardo pomeriggio, ma che non è stato possibile eseguire per mancanza di unità presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti.”
Guacci precisa che “sembrerebbe che il personale di polizia penitenziaria sia stato aggredito e sequestrato per non aver ceduto alle continue minacce di aprire i cancelli di sbarramento. Il Sappe chiede per questi colleghi la giusta ricompensa. Ed ancora, per l’ennesima volta, chiediamo interventi fattivi, ovvero l’invio immediato del gruppo operativo mobile che possa essere di ausilio al personale in servizio presso il carcere avellinese, il trasferimento immediato di tutti i detenuti responsabili di questi episodi, nonché l’invio di personale di polizia penitenziaria nell’ambito regionale in maniera stabile e non saltuaria”.
AGGIORNAMENTO. E’ stato vittima di una vendetta il detenuto 24enne aggredito da altri carcerati ieri sera nel carcere di Avellino. Le sue condizioni sono estremamente gravi: i suoi aggressori gli avrebbero reciso un orecchio con un coltello rudimentale, rotto un braccio e ferito anche la testa. Adesso è nel reparto di rianimazione dell’ospedale avellinese, giudicato in pericolo di vita. Qualche giorno fa, secondo quanto si è appreso, si era anche lui reso protagonista di una missione punitiva. Ieri, per arrivare nella sezione dove la vittima si trovava, i detenuti suoi rivali hanno sequestrato e aggredito due agenti della polizia penitenziaria per impossessarsi delle chiavi che hanno consentito loro di raggiungere l’obiettivo del raid. “E’ da tempo che denunciamo lo stato di abbandono del carcere di Avellino”, sottolineano il presidente e il segretario regionale dell’Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio. “Già tempo, con una visita sui luoghi di lavoro, – aggiungono – il nostro sindacato aveva messo in evidenza ai vertici del dipartimento le disfunzioni e le gravi criticità della casa circondariale. Adesso chiediamo – concludono i due sindacalisti – il ripristino della legalità con l’immediato trasferimento dei detenuti di alta sicurezza e i detenuti riottosi della media sicurezza che si sono resi protagonisti delle gravi violenze di ieri e dei giorni scorsi”.