Si è tenuta oggi l’udienza del processo che vede imputata J. C., 26 anni, accusata della morte del figlio minore di soli cinque mesi, avvenuta nel gennaio 2022. La donna è difesa dall’avvocato Giorgione che, durante la discussione, ha fatto delle domande che hanno messo in difficoltà i testi del Pm. Durante l’udienza, il giudice ha ascoltato le testimonianze di alcuni medici del Fatebenefratelli e dei carabinieri coinvolti nelle indagini. Gli elementi emersi sembrerebbero confermare le gravi accuse di maltrattamenti con conseguenze letali.
Secondo l’accusa, la donna avrebbe causato al bambino lesioni multiple, tra cui fratture e traumi cranici, che avrebbero condotto alla morte del piccolo per insufficienza cerebrale acuta. Tra le prove acquisite figurano perizie mediche e testimonianze raccolte dagli inquirenti.
Il processo, dinanzi alla Corte d’Assise, presieduto dal giudice Rotili, è stato rinviato al 4 febbraio 2025, data in cui saranno approfonditi ulteriori aspetti tecnici del caso e saranno sentiti altri teste. Impegnati nel processo gli avvocati Gerardo Giorgione, Vincenzo Sguera e Fabio Russo.