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 “L’offesa di De Luca, che ha definito il Fortore ‘Africa’, è vergognosa. I cittadini di questa terra meritano rispetto, non offese alla loro dignità e al loro decoro. Il Fortore è abitato da una popolazione di donne e uomini oneste, che si rimboccano le maniche ogni giorno per portare avanti i loro figli. Queste persone scelgono con coraggio di far crescere la loro comunità, affrontando con sacrificio la mancanza di servizi, una sanità inadeguata e un isolamento infrastrutturale che rende ogni giornata una sfida. De Luca questa volta ha superato ogni limite”. Così Pasquale Catullo, coordinatore di Forza Italia per il Fortore, che ha poi aggiunto: “Quello che colpisce maggiormente è che nessuno dei presenti del PD, seduti al tavolo con De Luca durante la festa dell’Unità a Foiano, abbia preso le distanze”.
 
“Come professore del liceo scientifico di San Bartolomeo in Galdo, vedo da vicino i sacrifici enormi che i nostri ragazzi fanno per frequentare la scuola. Ogni giorno devono affrontare una viabilità allo stremo, percorrendo strade fatiscenti e pericolose. Qui anche il diritto all’istruzione è una conquista”, aggiunge Catullo.  
 
“De Luca venga a parlare dei problemi veri, non sfugga alle sue responsabilità. La desertificazione e lo spopolamento del Fortore sono il risultato di una politica regionale che per anni si è basata solo su illusioni, promesse mai mantenute e raccolte di voti. Le comunità di questa terra sono state abbandonate, costrette a sopravvivere in un territorio sempre più svuotato di opportunità, senza infrastrutture né servizi adeguati. Il Fortore merita ben altro che essere trattato come un bacino elettorale da sfruttare, e la politica regionale deve assumersi la responsabilità di questo abbandono”, ha proseguito. 
 
“Voglio invece ringraziare l’on. Francesco Maria Rubano per aver più volte sollevato con determinazione i problemi legati alla sanità e alla viabilità del Fortore, portandoli all’attenzione del direttore generale dell’ospedale San Pio, dell’Anas e del Presidente della Provincia. I problemi atavici di questa terra, dalle infrastrutture carenti alla sanità inefficiente, devono essere affrontati con serietà. È di una politica rigorosa e rispettosa delle comunità che abbiamo bisogno”, conclude Catullo.