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I numeri non calano e dunque occorre prevenzione e formazione per prevenire i pericoli, gravi e talora fatali, del soffocamento da ingestione da corpi estranei e, assai più raramente, di cibo. E’ convinta di questo Antonella Casani, pediatra, che questa mattina al Corso Garibaldi nei pressi del Teatro Comunale ha voluto sensibilizzare i cittadini sulle manovre anti soffocamento per i bambini e i neonati, che, talvolta, diventano vittime, ovviamente inconsapevoli, di loro comportamenti ad altissimo rischio o dell’incoscienza e superficialità di genitori, parenti, amici che li circondano. 

Se in Europa gli ultimi dati parlano di circa 500 persone morte per aver ingerito corpi estranei, in Italia purtroppo si registra il numero intollerabile di circa 50 bambini che ogni anno perdono la vita muore soprattutto per aver ingerito piccoli pezzi di giocattoli o di cibo. Le statistiche dicono che il soffocamento da corpo  estraneo è una delle principali cause di morte nei bambini sotto i 4 anni. Contro l’intollerabile ed assurdo verificarsi di circostanze tragiche, sfortunate ma talora anche colpevoli, il Rotary di Benevento e il Simeup hanno voluto promuovere una mattinata con la quale far conoscere al più vasto pubblico quei movimenti, peraltro semplici, che possono addirittura salvare un essere umano.

La giornata era intitolata “Manovre per la vita: impariamo a salvare un bambino”. Gli incidenti possono avvenire in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento ed in qualsiasi condizione: il corretto taglio degli alimenti che il bambino ingerisce e la creazione di un ambiente sicuro e controllato sono le condizioni fondamentali per la prevenzione. Gli istruttori Simeup hanno mostrato le manovre di disostruzione e rianimazione, differenziando le tecniche per lattanti e bambini. Non occorre la laurea in Medicina e Chirurgia per salvare in queste circostanze le piccole vite. 

La Casani ha sottolineato: “Vogliamo sensibilizzare le persone per imparare le manovre salva vita. Sono manovre semplici ma vanno ripetute altrimenti nel momento di grande difficoltà che si p sta strozzando con il cibo se uno non ha ben a mente la manovra può andare nel panico e non può essere d’aiuto al proprio bimbo e agli altri”. Tutto il rammarico dell’istruttore Simeup: “Vedo spesso che c’è molto interesse. Ma i corsi che sono spesso organizzati sul territorio poi non vengono seguiti. La prevenzione in Italia non lo sente come problematica. Poi ci si trova nel momento d’urgenza si entra nel panico più totale”. La Casani  ha sottolineato come è fondamentale la prevenzione: È importante che ogni cittadino apprenda queste manovre salvavita. Dalla prevenzione in neoplasie e soprattutto nel meridione i numeri sono poco confortanti”.