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Blindati a Palazzo Reale per il G7 Difesa, contestati a distanza dal corteo antagonista. I ministri dei 7 ‘grandi’ si beccano pure le rampogne dell’arcivescovo di Napoli. Una nota di monsignor Mimmo Battaglia parla di “potenti della terra determinati alla logica della guerra”. Il presule lancia un appello a difendere “la pace a ogni costo”, nel solco di Papa Francesco. E non risparmia critiche ai ministri, ricordando che “per difendere i popoli, si deve difendere la pace”.

Dal tavolo del G7, del resto, emerge anzitutto “preoccupazione”. Così è per la cooperazione militare Cina-Russia. A Pechino si chiede lo stop al sostegno di Mosca. Di contro, si ribadisce l’appoggio a Kiev: ha diritto “all’autodifesa, di fronte all’aggressione russa”. Altrettanti timori si esprimono per le minacce israeliane a Unifil, dopo gli attacchi in Libano. “Sosteniamo il cessate fuoco immediato nella Striscia di Gaza” aggiunge Guido Crosetto, presidente di turno del meeting interministeriale. All’incontro partecipano anche Nato, Ue e Ucraina. I Paesi del G7 si impegnano inoltre per un’area Indo-Pacifica “libera e aperta”. “Da lì passa oltre l’80% del commercio mondiale” rammenta Crosetto.

L’Italia incassa pure la rituale pacca sulla spalla americana. “Un alleato affidabile” ripete il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, dopo il bilaterale con Crosetto. Il quale di rimando sottolinea, per l’ennesima volta, lo “storico legame” Roma-Washington. “Un vertice produttivo” chiosa Austin, parlando del primo giorno di lavori. Ad aprirlo, l’esibizione delle Frecce Tricolori, a chiuderlo la cena di gala. Anche queste ormai una liturgia.

(Foto da @MinisteroDifesa/X)