La data del 24 Ottobre si avvicina. E con essa il momento che vedrà i giudici della settima Sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania (Presidente Michelangelo Maria Liguori, Relatore Viviana Lenzi) decidere sull’esito delle elezioni comunali di Durazzano svoltesi nel Giugno di quest’anno: sarà confermato il risultato – e quindi sarà confermata la dottoressa Pasqualina Grasso nel ruolo di sindaco o, accogliendosi i contenuti del ricorso, l’esito del voto stesso sarà ribaltato con la fascia tricolore che finirà per essere indossata dall’avvocato Alessandro Buffolino?
“L’esito del voto – commentano dall’attuale gruppo consiliare di opposizione “Nuovi Orizzonti” – dice che abbiamo mancato la vittoria per due sole preferenze. Tuttavia esistono diverse decine di voti assegnati alla lista “Siamo Durazzano” che nel ricorso presentato al TAR sono oggetto di contestazione poiché riportanti specifici segni di riconoscimento, non consentiti dalla legge. E, guarda caso, tutti questi voti espressi con modalità particolari sono stati a favore della lista “Siamo Durazzano” e non della nostra. Questo è un dato che, riteniamo, sarà attentamente valutato dai giudici”.
Si è verificata, come appurato durante lo spoglio, la presenza di schede, dichiarate valide, che presentavano ogni genere di segno distintivo, ad esempio: sottolineature, nomi propri con due o tre vocali finali, schede con cognomi puntati (ad esempio Pinco Pall., Pinco Pallin., Pinco Pa.), schede riportanti ipotetici soprannomi mai comunicati alla Prefettura; altre schede in cui il nome proprio del candidato veniva riportato sempre con lo stesso identico errore, in altre schede il titolo professionale del candidato veniva indicato prima del nome, in altre fra nome e cognome e in altre ancora dopo i dati anagrafici, così da poter offrire un’ampia varietà di segni distintivi.
“Tutte queste schede – insistono da Nuovi Orizzonti – a nostro modesto avviso, sono da ritenersi nulle, infatti, una tale manifestazione del voto non può formare oggetto di un mero errore. Non si trova un senso per tali modalità di espressione del voto, se non quello di farsi riconoscere. È possibile che tanti elettori siano incorsi in questi errori? Ciò senza voler parlare di quei due voti assegnati alla lista “Si Amo Durazzano” sebbene contestati dai nostri rappresentanti di lista in occasione dello spoglio elettorale poichè espressi in modo non chiaro. Se è ragionevole pensare che un singolo elettore possa aver commesso un errore nell’espressione del voto e che tale voto vada salvato, non è altrettanto ragionevole definire meri errori numerose anomalie, tutte uguali e ripetute.Il ricorso sottopone al Tar queste nostre perplessità e chiede perciò di esprimersi sulla legittimità dell’esito elettorale, mediante la riapertura e ricontrollo delle schede. Siamo pienamente fiduciosi rispetto a quanto la Magistratura andrà a decidere. Noi, in ogni caso, siamo pronti”. Così dichiarano i consiglieri comunali di opposizione e gli esponenti del gruppo Nuovi Orizzonti Durazzano.