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Stamattina a Benevento, nella sala di Palazzo Paolo V, un folto pubblico di studenti, docenti e appassionati di filosofia, nonostante il tempo inclemente, ha partecipato all’inaugurazione della sezione locale della Società Filosofica Italiana. Nata grazie alla sensibilità di molti docenti, liceali e universitari, e di giovani ricercatori sanniti impegnati in varie università italiane ed europee, la SFI beneventana intende promuovere, con spirito laico e plurale, una serie di attività culturali finalizzate a creare uno spazio di dibattito, un’oasi di discussione e di esercizio critico, sulle diverse questioni della nostra contemporaneità, dall’Intelligenza artificiale al cambiamento climatico, dal proliferare delle fake news all’esplosione di conflitti che minacciano la pace e il futuro, dalla necessità di un’etica per l’avvenire alla crisi della democrazia, con particolare attenzione alla dimensione civile dei giovani in una connessione tra passato da ricordare, presente da leggere e futuro da immaginare.

La neonata sezione SFI di Benevento ha ribadito, inoltre, attraverso le parole del Presidente Antonio Gisondi, che ha moderato l’incontro, la volontà di avviare una vivace e feconda interlocuzione con tutti i protagonisti degli studi filosofici, dai Licei agli Istituti religiosi, alle Università, secondo lo spirito plurale, non pregiudiziale, che caratterizza l’attività filosofica.

Al tavolo dei relatori si sono alternati il sindaco, Clemente Mastella, che nel ricordare la sua giovinezza, dedita agli studi filosofici prima che quelli politici assorbissero la sua vita, si è congratulato per l’iniziativa, cui ha assicurato il sostegno dell’amministrazione e ha aggiunto che i tempi attuali chiedono maestri che sappiano parlare i giovani e intercettarne i problemi; Nino Lombardi, Presidente della Provincia che, nel salutare, ha fatto numerosi riferimenti alla lezione di umiltà di Socrate; il rettore dell’Unifortunato, Giuseppe Acocella, il cui intervento si è incentrato sui rischi della mancanza di spirito critico e sulla necessità di una palestra per le menti dei giovani; Teresa Simeone, docente del Liceo Classico Giannone e vicepresidente della SFI, che ha affrontato le principali problematiche riscontrate, anche per esperienza personale, nell’insegnamento della filosofia negli istituti superiori e Giuseppe Maccauro, docente di Storia della Filosofia presso l’Unifortunato, che ha presentato la programmazione della SFI per l’anno 2024-25.

Centrale è stata la relazione di Emidio Spinelli, Presidente della SFI nazionale, che ha tenuto una brillante prolusione sul socratismo democratico in Guido Calogero, attraverso la lettura e analisi di stralci dei suoi scritti.