Poste Italiane ha rimborsato per intero i fondi che erano stati sottratti dai conti di tre persone residenti tra Caserta e provincia in maniera fraudolenta, mediante cioè il ricevimento di lettere da Poste Italiane, ovviamente false, con tanto di tagliandino dove era stampato il pin per la nuova carta, che però non è mai stata consegnata. Modalità totalmente nuove di raggiro che erano state segnalate dai correntisti al Centro Consumatori Italia di Caserta, e poi denunciate ai carabinieri.
Era stato poi il responsabile regionale dell’associazione dei consumatori, Fortunato Giaquinto, a dare notizia all’ANSA dei raggiri il 2 ottobre scorso. Giaquinto aveva descritto il nuovo sistema fraudolento, scattato in prossimità della scadenza della carta postale, con la lettera falsa che preannunciava l’arrivo della nuova e in cui era stato inserito anche il nuovo pin con la striscetta da appoggiare sull’apposito rettangolino per visualizzarne il numero; nella stessa lettera era riportato anche un numero di telefono con prefisso 06 (Roma) o 02 (Milano) al quale il destinatario doveva rivolgersi per l’attivazione della nuova carta. I correntisti erano stati poi contattati da un falso operatore di Poste Italiane il quale aveva loro comunicato che per l’attivazione della carta era necessario, per motivi di sicurezza, cambiare il pin, e che se non avessero effettuato il cambio del pin, abbinandolo alla nuova carta, i fondi presenti sul conto sarebbero stati bloccati. Il falso operatore aveva quindi garantito che avrebbe lui stesso abbinato il nuovo pin alla nuova carta, ma per consentire tale abbinamento era necessario che gli utenti fornissero il pin fino ad allora utilizzato, per effettuare il cambio. Gli utenti hanno quindi fornito il loro pin e i loro conti sono stati prosciugati in pochi giorni.
Poste Italiane, inizialmente, aveva sostenuto che vi fosse un concorso di colpa e che avrebbe riconosciuto un rimborso del 50% di quanto sottratto dal conto, ma poi, di fronte alle obiezioni sollevate da Giaquinto, rimasto perplesso per la capacità dei truffatori di conoscere le date di scadenza delle carte e per il fatto che ne fossero venuti in possesso, ha deciso di rimborsare per intero i correntisti.
Era stato poi il responsabile regionale dell’associazione dei consumatori, Fortunato Giaquinto, a dare notizia all’ANSA dei raggiri il 2 ottobre scorso. Giaquinto aveva descritto il nuovo sistema fraudolento, scattato in prossimità della scadenza della carta postale, con la lettera falsa che preannunciava l’arrivo della nuova e in cui era stato inserito anche il nuovo pin con la striscetta da appoggiare sull’apposito rettangolino per visualizzarne il numero; nella stessa lettera era riportato anche un numero di telefono con prefisso 06 (Roma) o 02 (Milano) al quale il destinatario doveva rivolgersi per l’attivazione della nuova carta. I correntisti erano stati poi contattati da un falso operatore di Poste Italiane il quale aveva loro comunicato che per l’attivazione della carta era necessario, per motivi di sicurezza, cambiare il pin, e che se non avessero effettuato il cambio del pin, abbinandolo alla nuova carta, i fondi presenti sul conto sarebbero stati bloccati. Il falso operatore aveva quindi garantito che avrebbe lui stesso abbinato il nuovo pin alla nuova carta, ma per consentire tale abbinamento era necessario che gli utenti fornissero il pin fino ad allora utilizzato, per effettuare il cambio. Gli utenti hanno quindi fornito il loro pin e i loro conti sono stati prosciugati in pochi giorni.
Poste Italiane, inizialmente, aveva sostenuto che vi fosse un concorso di colpa e che avrebbe riconosciuto un rimborso del 50% di quanto sottratto dal conto, ma poi, di fronte alle obiezioni sollevate da Giaquinto, rimasto perplesso per la capacità dei truffatori di conoscere le date di scadenza delle carte e per il fatto che ne fossero venuti in possesso, ha deciso di rimborsare per intero i correntisti.
“Ovviamente – dice soddisfatto Giaquinto – questo rappresenta un precedente di non poco conto per chi si è trovato o potrà incorrere nella stessa situazione”. “Ma la vicenda – aggiunge il responsabile regionale del Centro Consumatori Italia di Caserta – avrà senz’altro un seguito, in quanto il sistema di recapito non è per nulla efficace e sicuro. Poste Italiane non può inviare le nuove carte per posta ordinaria, ma deve effettuarlo per raccomandata o assicurata, o comunque avere la certezza che il recapito avvenga effettivamente con apposizione della firma del destinatario per ricevuta. E’ l’unico modo per impedire che chiunque possa impossessarsi della carta e mettere in atto un comportamento truffaldino”.