Il 27 settembre scorso la nuova Cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) ha effettuato indenne il giro di boa intorno al Sole (perielio a circa 58 milioni di km) e ora si sta avvicinando alla Terra. Secondo molte aspettative potrebbe rivelarsi “la cometa del secolo”. Si stima, infatti, che potrà essere ben visibile anche ad occhio nudo nelle prossime sere, superando probabilmente la visibilità della Cometa Neowise passata nel 2020.
Le comete, però, godono di una certa imprevedibilità, per cui incrociamo le dita e speriamo di assistere ad un memorabile spettacolo celeste.
Tra le foto riportate, quella della Cometa Tsuchinshan-ATLAS è stata ripresa da Gerald Rhemann, Michael Jäger e Denis Möller. Le foto che ritraggono la Cometa Neowise del 2020 e un panorama ove si scorge debolmente sulla sinistra la Cometa Tsuchinshan-ATLAS, fotografata all’alba del 1° ottobre scorso nei cieli di Benevento, sono state scattate dall’astronomo Antonio Pepe, direttore dell’Osservatorio Astronomico del Sannio e docente di Matematica e Fisica presso l’I.I.S. Galilei-Vetrone e l’I.I.S. Telesi@.
“La Tsuchinshan-ATLAS – racconta Pepe – è una cometa non periodica e questo potrebbe essere il suo primo passaggio intorno al Sole. Sembra infatti provenire proprio dalla Nube di Oort che avvolge il Sistema Solare, ossia una regione pressoché sferica che si estende da una distanza di 300 miliardi di chilometri fino a 3 anni luce dal Sole e che conterrebbe migliaia di miliardi di comete (nuclei cometari senza chioma né coda).
Dopo aver superato il perielio la sua luminosità è aumentata; si sta avvicinando sempre di più alla Terra ed ora sta cominciando a farsi vedere al tramonto.
Per individuare la cometa bisogna avere un cielo con assenza di nubi, foschia, inquinamento luminoso e ostruzioni ambientali in direzione Ovest, che è proprio la direzione verso cui volgere lo sguardo appena dopo il tramonto dal giorno 12 ottobre, quando sarà alla minima distanza dal nostro pianeta (circa 71 milioni di chilometri).
L’ideale sarebbe avere in tale direzione un cielo visibile fino all’orizzonte, come al mare, ma non possiamo pretendere troppo; l’essenziale, almeno per i primi giorni, è iniziare ad osservare subito dopo il tramonto e da un luogo da cui eventuali colline visibili in direzione Ovest siano quanto più basse possibili.
Infatti all’inizio sarà molto bassa, quindi disturbata dalla luminosità solare; col passare dei giorni, però, si elongherà sempre di più dal Sole, raggiungerà zone di cielo più alte e più buie e sarà osservabile per più tempo prima di tramontare anch’essa. Si sposterà dalla Costellazione della Vergine a quelle del Serpente, di Ofiuco e dell’Aquila. Allontanandosi, tuttavia, si mostrerà sempre meno luminosa e si perderà la visibilità ad occhio nudo, mentre sarà ancora visibile con binocoli e telescopi.
Chiaramente bisogna fare attenzione alla luce solare; non osservare né ad occhio nudo, né con strumenti ottici prima che il Sole tramonti.
Una cometa è formata da ghiaccio, polveri e gas e non si presenta come una stella, puntiforme, bensì come una stella sfocata (come può sembrare la sua chioma che avvolge un nucleo ghiacciato) e da una spettacolare coda che può estendersi per decine di milioni di chilometri. Il nucleo può avere una dimensione di qualche chilometro, mentre la chioma di centinaia di migliaia di chilometri; quest’ultima è dovuta alla luce solare diffusa dalla polvere cometaria, un insieme di silicati, solfuri, ossidi e materiali organici, liberati dalla sublimazione del ghiaccio quando la cometa si avvicina al Sole.
La Tsuchinshan-ATLAS sta mostrando una lunga coda principale, di polveri, che si estende per più di 15 gradi, una seconda coda blu più tenue, di gas ionizzati, e, pare, anche una ‘piccola’ anti-coda in direzione del Sole, dovuta al materiale precedentemente rilasciato durante il suo percorso.
Per questa speciale occasione, l’Osservatorio Astronomico del Sannio organizzerà delle postazioni ottiche presso la location di Palazzo Pecci a San Leucio del Sannio il 16 e il 18 ottobre per permettere ai cittadini le emozionanti osservazioni della cometa, come pure della Luna e del meraviglioso pianeta Saturno, mediante binocoli astronomici e telescopi; l’appuntamento è alle ore 18,15 previa prenotazione telefonando o inviando un messaggio al numero 3394928929.
Il 17 ottobre ci sarà anche la SuperLuna, ossia la Luna piena in prossimità del perigeo; nonostante in queste prime sere la sua luminosità disturberà la visione della cometa, il connubio celeste con la SuperLuna raddoppierà sicuramente lo spettacolo.
Nella serata del 17 e in quelle dal 19 ottobre in poi le osservazioni proseguiranno da altre location; si può contattare il suddetto numero per informazioni.
Non solo, ma c’è un’altra cometa in arrivo, la C/2024 S1 (ATLAS), che passerà al perielio il 28 ottobre a “soli” 1,2 milioni di chilometri dal Sole; se sopravvivrà al calore e alla gravità solare potrebbe rivelarsi molto suggestiva.
Ricordo a chi perdesse lo spettacolo della Cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) che è previsto un suo ritorno tra circa 80.000 anni!”.
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E’ arrivata la ‘cometa del secolo’: ecco come ammirarla dal Sannio
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