Tempo di lettura: 2 minuti

Denuncia un “disastro alberi all’Arenella ed al Vomero”, il dossier di EuropaVerde Napoli. Ed evoca perfino un presunto “danno ambientale ed erariale”. Sotto gli occhi scorrono le immagini dello scempio. Fossette vuote o tombate col cemento, erbacce, aiuole di color gramigna. Alberi pericolanti, tanti. Alcuni incatenati, per sicurezza dicono. Simbolo di un verde quasi agli arresti domiciliari. Radici seppellite da rifiuti, avvelenati da acqua di mare o con detersivo. Molti altri alberi abbattuti: ne resta un malinconico moncone. Un monito quasi. Si punta il dito: in certi casi, sarebbero stati tagliati “per far posto a déhors” o “perché di fastidio ad alcune vetrine”.

Sono 4192 quelli presenti nel territorio collinare (ultimo censimento arboreo datato 2017): tra essi 800 ligustri e 1000 platani. Ma secondo il dossier, sono “destinati a diminuire anno per anno se non si inverte un trend di incuria e degrado”. Sotto accusa la gestione del verde nella municipalità 5, già da qualche anno. Ma del resto, la situazione è quella che è. “Pur essendo una funzione in teoria decentrata alle Municipalità – spiegano i verdi – , nell’organico non ci sono più giardinieri, né tantomeno agronomi o periti agrari”. Risultato: “Gli alberi sono lasciati a loro stessi, dimenticando che essi vanno comunque “guardati” ogni giorno”. Non è il primo dossier questo. E sospettiamo non sarà l’ultimo. In precedenza, ne sono stati trasmessi al sindaco. “Una strage ambientale in cui – sostiene Europa Verde – le carenze amministrative, ma anche comportamenti irresponsabili di incivili si combinano”. E c’è pure “un danno patrimoniale stante il valore monetario che gli alberi hanno”.

In coro, attaccano il deputato Francesco Emilio Borrelli ed i consiglieri municipali Luca Bonetti e Rino Nasti: “Invece di incrementare la massa verde, essa viene decurtata”. Una falcidie senza tregua. Tracce di una “mala-gestione” si riscontrerebbero anche “nei cortili dei giardini scolastici, sottoposti ad un degrado senza precedenti”. Insomma, questo rivelerebbe un approccio “alla questione assolutamente inqualificabile”. Vomero Arenella poco verde, altro che transizione ecologica. Altro che, come dice la vulgata, ‘quartiere dei broccoli’. La colpa? Una “collisione tra esigenze dell’ambiente e insensibilità politica” sottolineano Borrelli, Bonetti e Nasti.