Multe già pagate, ma arrivano le ingiunzioni a casa. A Napoli, l’associazione Codici Campania denuncia un presunto caso di ‘cartelle pazze’. Nel mirino la Napoli Obiettivo Valore, concessionaria per la riscossione dei tributi comunali. La stessa società, tra l’altro, è col fiato sospeso in Cassazione. Il prossimo 22 gennaio è fissata l’udienza sulla sua legittimità. La Suprema Corte dovrà pronunciarsi sulla società di scopo, creata per affiancare il Comune di Napoli nella gestione delle entrate tributarie. In attesa del verdetto, emerge un’altra vicenda. “Le segnalazioni che stiamo ricevendo e che stiamo analizzando – spiega Giuseppe Ambrosio, legale di Codici Campania – riguardano una situazione paradossale”. Si parla, infatti, di cittadini “che hanno regolarmente pagato la sanzione, ma hanno ricevuto un’ingiunzione di pagamento da parte di Napoli Obiettivo Valore”.
Codici Campania si è attivata per fornire assistenza ai malcapitati automobilisti. “Chi tenta di chiedere chiarimenti, dimostrando al tempo stesso di aver regolarmente pagato quanto dovuto – sostiene Ambrosio –, non riesce a trovare un canale di comunicazione con Napoli Obiettivo Valore”. Circa le difficoltà nell’interlocuzione, Codici si riferisce ad alcuni episodi. “Abbiamo verificato con delle note pec – dice il legale -: ad alcune non si è avuto risposta, ad altre si sono ricevute risposte non esaurienti”. Interpellato da Anteprima24, l’assessore Pier Paolo Baretta non nega il problema. Ma fornisce le cifre dell’amministrazione. “Sono 375 mila ingiunzioni – dichiara -: di queste per 6680 è stata fatta istanza, ma di cui solo 3374 sono di doppio pagamento”. L’assessore comunale al bilancio, comunque, aggiunge che “si stanno verificando”.
Codici Campania protesta: “La società sarà anche alle prese con una mole di lavoro notevole, ma questo non può essere un alibi per non rispondere”. L’associazione, dunque, chiede “un intervento urgente da parte di Napoli Obiettivo Valore”, ed anche “un richiamo da parte del Comune”. Ambrosio racconta di “utenti recatisi nella sede della società con la documentazione, ma rimasti senza aver ottenuto lo sgravio”. Uno di loro ci conferma. “Abbiamo ricevuto la cartella per due multe – ci riferisce l’interessato -, di cui una già pagata e un’altra mai verbalizzata né notificata”. Dopo una trafila telefonica per prenotare l’appuntamento, nell’arco di due settimane l’uomo e la moglie – intestataria del veicolo – sono stati convocati. Ma l’incontro da NoV sarebbe stato infruttuoso. “Quando gli abbiamo dimostrato che una multa era stata pagata – rende noto il cittadino , ci hanno consigliato di fare ricorso”. Stesso suggerimento per la seconda multa, in origine di “13-14 euro, poi diventata di 256 euro”. Tutto è rimesso, insomma, nella mani del giudice di pace: il quale ha i suoi tempi.