Con una lettera aperta al Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, i consiglieri provinciali di Forza Italia Vincenzo Fuschini e Anna Iachetta hanno ribadito l’urgenza di un incontro urgente per affrontare le criticità legate alla viabilità provinciale.
“Siamo certi che, in nome del dovere istituzionale e del comune interesse per il benessere dei cittadini sanniti, tale richiesta non possa che trovare un’accoglienza positiva. Tuttavia, risulta quantomeno anomalo il tempo che sta trascorrendo senza alcun riscontro da parte Sua. Il ritardo nella risposta solleva inevitabilmente dubbi sul fatto che dietro questa mancata reattività vi possano essere ragioni politiche, o altre motivazioni poco trasparenti, che rischiano di bloccare un confronto necessario e urgente su un tema di tale rilevanza per il nostro territorio.”
L’incontro, richiesto anche dal leader di Forza Italia nel Sannio, Francesco Maria Rubano, non ha, ad oggi, trovato riscontro da parte del Presidente Lombardi, dando spazio ad un’escalation di sollecitazioni che potrebbero sfociare in un dibattito all’interno dell’assise provinciale in occasione del prossimo Consiglio.
“Ci permettiamo di ricordarLe che proprio Lei, nelle sue numerose dichiarazioni pubbliche, ha sempre predicato collaborazione istituzionale e dialogo aperto, ponendo il bene della collettività al di sopra delle divisioni politiche. Eppure, di fronte a un tema così cruciale per il Sannio, sembra ora che alle parole non stiano seguendo i fatti. Il “razzolare male”, come si suol dire, non passa inosservato e crea una frattura che non solo ostacola la risoluzione delle problematiche, ma mina anche la fiducia nelle Istituzioni.
Riteniamo – concludono Fuschini e Iachetta – che le dinamiche politiche non dovrebbero mai interferire con il dovere di fornire risposte concrete ai cittadini, i quali attendono da troppo tempo un intervento risolutivo sulla viabilità. Auspichiamo, pertanto, che la nostra richiesta venga accolta quanto prima, in un rinnovato spirito di collaborazione istituzionale, evitando che questo prolungato silenzio possa essere interpretato con sospetto, o come un segnale di chiusura o, peggio, di indifferenza verso le reali esigenze del territorio”.