Da tre giorni il personale penitenziario dell‘istituto penitenziario Poggioreale di Napoli si astiene dal consumare pasti in mensa a causa dei gravi disservizi. Lo riferisce il sindacato Spp in una nota a firma del segretario generale Aldo Di Giacomo.
“Tra i disservizi, del tutto ingiustificabili, – spiega il sindacalista in una nota – ci sono l’assenza di personale per la distribuzione dei pasti al banco, la mancanza di bicchieri e persino di detersivo per assicurare igiene e pulizia. Siamo di fronte all’ennesimo caso di trattamento del personale penitenziario senza alcun riguardo per le condizioni minime del servizio di mensa previsto da quel contratto nazionale di lavoro che, come per tutte le forze di polizia e dell’ordine, ha superato il “traguardo” dei mille giorni senza il rinnovo. È anche questo – dice Di Giacomo – l’esempio di contraddizione per un Governo che dice di avere a cuore come priorità la sicurezza dei cittadini e si dimentica persino dei diritti elementari dei lavoratori che devono garantirla. Da parte nostra – aggiunge – non smetteremo insieme a rivendicare un rinnovo dignitoso per restituire dignità ai servitori dello Stato che nello svolgere il proprio dovere quotidianamente mettono a rischio la propria incolumità fisica, lavorano ormai da sempre con turni di 12-14 ore, accumulando decine di ore di straordinario e soprattutto decine di giorni di ferie non godute, anche un servizio mensa decente”.
“Tra i disservizi, del tutto ingiustificabili, – spiega il sindacalista in una nota – ci sono l’assenza di personale per la distribuzione dei pasti al banco, la mancanza di bicchieri e persino di detersivo per assicurare igiene e pulizia. Siamo di fronte all’ennesimo caso di trattamento del personale penitenziario senza alcun riguardo per le condizioni minime del servizio di mensa previsto da quel contratto nazionale di lavoro che, come per tutte le forze di polizia e dell’ordine, ha superato il “traguardo” dei mille giorni senza il rinnovo. È anche questo – dice Di Giacomo – l’esempio di contraddizione per un Governo che dice di avere a cuore come priorità la sicurezza dei cittadini e si dimentica persino dei diritti elementari dei lavoratori che devono garantirla. Da parte nostra – aggiunge – non smetteremo insieme a rivendicare un rinnovo dignitoso per restituire dignità ai servitori dello Stato che nello svolgere il proprio dovere quotidianamente mettono a rischio la propria incolumità fisica, lavorano ormai da sempre con turni di 12-14 ore, accumulando decine di ore di straordinario e soprattutto decine di giorni di ferie non godute, anche un servizio mensa decente”.