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Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato “Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”: 

“I lavori di distruzione della scuola Torre stanno proseguendo, malgrado gli ispettori inviati dal Ministero abbiano chiesto di sanare le anomalie del progetto presentato dal Comune, in primo luogo diminuire le volumetrie in eccesso di ben 4000m3. Senza attendere la presentazione e l’approvazione delle modifiche, il Comune ostinatamente fa proseguire lo smantellamento dell’edificio e per questo su iniziativa del Movimento “Altra Benevento è possibile”, anche il nostro Comitato ha sottoscritto una diffida alla continuazione dei lavori che è stata presentata oggi a mezzo PEC sia ai funzionari e tecnici del Comune responsabili dei lavori, sia per conoscenza al Direttore generale dell’unità di missione PNRR presso il Ministero dell’Istruzione.

Sulla questione, l’On. Rubano, in una recente intervista, fa sapere di dare il suo appoggio al Sindaco Mastella nell’impresa di abbattimento e ricostruzione delle scuole “Sala” e “Torre” e di chiusura di via Marmorale. Sembra però che egli dia la sua solidarietà più per convenienza che sulla base di una reale conoscenza dei fatti, che sono in verità complessi, poiché riguardano soprattutto questioni tecniche e amministrative. Informiamo l’On. Rubano che non esiste alcuna perizia che sostenga la necessità dell’abbattimento della scuola “Torre”, ma la verità è che il Comune di Benevento, tra le molteplici missioni del bando di gara presenti nel PNRR, si è fiondato su quella che poteva fornire più lucrosi appannaggi, per tutti coloro che vi partecipassero: appunto quella dell’abbattimento e ricostruzione, ottenendo, ricordiamo, il finanziamento di circa 17 milioni, e per giunta con mezzi non leciti e cioè approfittando di un errore del Ministero dell’Istruzione e del Merito (ma c’è il Merito?) nell’attribuzione dei punteggi, cosa che profila vari reati in uno stato di diritto.

Beneventani, veri cittadini di questa città, come vi regge il cuore a vedere la scuola “FedericoTorre” ridotta a uno scheletro, in procinto di essere distrutta per sempre? Non vi si strazia l’anima nel vedere le finestre divenute occhiaie vuote e le grandi vetrate fatte a pezzi?

Pure così, pure ridotta a uno scheletro, quell’edificio conserva la sua rigorosa geometria e mostra gli ampi spazi interni, in cui si sono si sono avvicendati per sessant’anni generazione di studenti, che si sono affrancati dall’ignoranza e hanno potuto procedere nel cammino della vita. Chiediamo che l’Ordine degli Architetti di Benevento si sollevi e si indigni per lo scempio perpetrato a danno dell’ultimo esempio cittadino del Razionalismo, opera dell’ arch. Vincenzo Miccolupi. 

Se alzassero gli occhi quelli che in questa scuola hanno speso le loro forze, non avrebbero per noi aspri rimproveri? Pensiamo al Preside Giuseppe Cusano, che ha retto l’istituto per ben ventidue anni identificandosi quasi con la “Torre”, che con lui divenne scuola media sin dal 1962, da istituto di avviamento professionale e tecnico che era prima.

Che cosa direbbe vedendo quel luogo di crescita culturale ridotto nello stato in cui l’ha gettata la novella barbarie? “Come osate alzare le mani su vostra madre? Quale sfrenata audacia vi guida in un’azione tanto scellerata?” Questo direbbe quel distinto signore dall’alta figura.

Operai, mentre con le vostre ignare mazzole percuotete le pareti delle stanze, non sentite l’eco delle voci degli alunni, non ricevete un brivido a pensare che state distruggendo la casa dello studio? Ma già, non avete alcuna colpa, siete comandati e il pane ve lo guadagnate onestamente.

Le colpe sono tutte di coloro che comandano, accecati dal miraggio dei soldi, soldi, SOOOOLDIIII!

Soldi da spartire, soldi da investire, soldi da restituire. Eh già! Perché, cari concittadini, questi quasi 17 milioni di euro si devono restituire. Avremo un debito che non si estinguerà neppure nelle vite dei vostri figli, che, nella più totale indifferenza, sono stati dispersi a destra e a manca, essendo stati incapaci di opporci a un progetto insensato. Insensato e illegale dall’inizio alla fine.

Sindaco di Grazzanise, lei non ha potuto neppure alzare la voce in una vibrata protesta per lo smacco di essere ingiustamente scavalcato nella graduatoria dei finanziamenti dall’immeritevole Benevento, per paura di creare impiccio al Ministro che milita nella sua stessa area politica.

Amministratori, pensate bene a quello che state facendo a questa città! Cada sui piccoli uomini delle tenebre la maledizione di tutti coloro che amano Benevento. Non avrete scampo davanti al giudizio dei posteri e dell’Eterno!”.