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Lo striscione esposto dai distinti, la dice lunga sulla decisione del Gos di vietare le trasferte ai tifosi del Catania: “Trasferte libere, rivogliamo i nostri nemici“. Gos che complica le cose anche per gli addetti ai lavori: questi ultimi prendono possesso di due delle quattro cabine della tribuna stampa del Pinto, costringendo i giornalisti a lavorare in piedi. La sconfitta di oggi pomeriggio è la prima in cui trova la contestazione del pubblico di casa, che anche dopo la prestazione scialba contro la Turris ha, in qualche modo, spronato i suoi. La classifica non è positiva dopo questa sconfitta: il Catania vola in piena zona playoff, mentre la Casertana è nella seconda metà, fermi a 8 punti.

Casertana, buon inizio, poi il crollo nella ripresa.

l’esultanza di Sasha Mancini al primo gol con la Casertana, per il momentaneo vantaggio contro il Catania; si ringrazia Giuseppe Scialla

Iori schiera i suoi con un 4-3-3: toglie dai titolari Paglino, e schiera Proia mezzala, insieme a Collodel e Damian. In attacco, quindi, ci sono Carretta a destra, a sinistra c’è Bakayoko, centrale Asencio. La Casertana inizia bene: guadagna falli, qualche ammonito, e riesce anche a trovare la rete del vantaggio con Mancini: lungo lancio di Zanellati, ed il terzino infila a tu per tu il portiere Adamonis, per il vantaggio. Il pareggio, però, spegne lo sprint iniziale: Guglielmotti, impietoso, sfodera un tiro potente per il gol dell’1-1.

Nel secondo tempo, la Casertana sembra accontentarsi del pareggio, ma con una corazzata come il Catania è imprudente pensare di gestire il risultato già ad inizio ripresa. Dalla panchina, Toscano sfodera la carta vincente: Jimenez, classe 2002, infila Zanellati al 78° di gioco. Iori tenta il tutto per tutto con Satriano e Capasso, dopo gli ingressi – infruttuosi – di Paglino e Iuliano. Ma, è ancora la panchina del Catania a trovare un’altra rete: è Roberto Inglese, ex Parma e Chievo, a trovare la marcatura.