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Uno spartiacque politico dopo il crollo dell’Impero romano: molto interesse da parte di un folto pubblico, che ha assistito oggi dagli spalti del Teatro Romano di Benevento, per la ricostruzione di uno degli eventi  cruciali della storia, che ha visto il capoluogo sannita fondale straordinario.

Benevento Longobarda ha portato in scena, questa mattina, nel suggestivo scenario della struttura di epoca romana, la rievocazione dell’assedio del 663 che vide l’imperatore Costante II soccombere al termine di un sanguinoso fatto di guerra, dando così involontariamente alla storia, non solo locale, una straordinaria svolta. L’associazione culturale del presidente Alessio Fragnito, basandosi sulle fonti storiche giunte fino ad opera del grande intellettuale longobardo Paolo Diacono, ha ripercorso con grande fedeltà la contrapposizione tra truppe bizantine e longobardi davanti alla città di Benevento, costituente uno dei poli più importanti della presenza del “popolo dalla lunghe barbe” nel Sud Italia.

Quaranta i protagonisti di una ricostruzione di un fatto d’arme che hanno suscitato l’apprezzamento del pubblico per un evento che ha meritato, a ragione della serietà degli intenti e della fedeltà della ricostruzione, il patrocinio ed il beneplacito  del Ministero nell’ambito delle “Domeniche al Museo”. Il presidente Fragnito ha sottolineato: “La sconfitta di Costante II segnò per i bizantini l’abbandono del progetto di riconquista dell’Italia meridionale. Un evento che è rimasto per molti secoli nella memoria beneventana”. Il direttore emerito del Teatro Romano, Ferdinando Creta, presente all’evento, ha sottolineato: “Offriamo al visitatore anche spettacoli. Consentono al visitatore di vivere momenti teatrali ma non solo per una visita culturale. Il teatro vuole coinvolgere il visitatore e la formula funziona.  Offrire una proposta culturale che è utile”.