“Non sulla nostra pella, non nella nostra terra. Contro il G7″.”
“- G7 + trasporti”.
“Il futuro non ci decide a porte chiuse”.
Sono solo alcune delle frasi incise sugli striscioni che sindacati e associazioni di Sinistra hanno portato questo pomeriggio in corteo nel capoluogo irpino partendo da Piazza Libertò, a poche ore dalla chisura del meeting di Mirabella Eclano.
Una manifestazione che fa da preludio alla grande mobilitazione Pro Palestina attesa per domani, sabato 5 ottobre a Roma, e che vedrà la presenza anche delle delegazioni irpine.
Ma oggi la piazza è quella di Avellino e proposta, come detto a conclusione di tre giorni di G7 dell’Interno che, se per il Ministro Matteo Piantedosi ha lasciato tanto al nostro territorio pronto a fare il salto di qualità, per il Segretario generale della Cgil irpina, Franco Fiordelissi solo “un bel pò di soldi alle strutture ricettive e niente più”.
Su tutti il sindacalista pone l’esempio di Industria Italiana Autobus: “Noi riteniamo che l’Italia non possa fare a meno di un’organizzazione del flusso migratorio che non sia basata sull’emergenza. Abbiamo un’idea diversa, ispirata al modello di Riace, che non è securitario né penalizzante in termini di vite umane. Sappiamo con certezza che non condividiamo l’idea di sicurezza di coloro che ci governano, i quali si riempiono la bocca parlando di sviluppo.
Se, come stanno facendo in Parlamento, dovesse passare il decreto sicurezza, noi oggi non avremmo l‘IIA, perché i delegati di allora erano in piazza, hanno ricevuto una denuncia amministrativa, li abbiamo difesi e sono stati assolti, poiché non avevano fatto nulla, se non bloccare la vendita e la svendita dei materiali presenti all’interno dell’azienda”.
In piazza tutta la rete “UNIT3 – Manifesto Social Forum Irpino” sotto lo slogan #nessunəèillegale, ma c’è di più. (LEGGI QUI IL MENIFESTO COMPLETO)