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Medici, ricercatori, docenti universitari, famiglie insiemeper discutere degli aspetti clinici e gestionali della Sindrome di Rett, una malattia rara provocata da mutazioni genetiche. Domani, sabato 5 ottobre, a partire dalle ore 9, l’incontro-dibattito nell’aula magna della Città ospedaliera di Avellinoorganizzato dall’associazione ConRett Onlus. Responsabili scientifici dell’evento sono Gaetana Cerbone, Dirigente Medico di Genetica Medica dell’Azienda Moscati e Luigi De Martino, Medico in Formazione Specialistica dell’Università di Salerno. «Il convegno sarà incentrato sulle problematiche più rilevanti della Sindrome di Rett   spiega Cerbone con il coinvolgimento delle famiglie che vivono direttamente l’esperienza della malattia. Ma si parlerà anche di ricerca e delle ultime novità in ambito farmacologico».

La Sindrome di Rett è un disordine genetico che colpisce principalmente le femmine nei primi due anni di vita, provocando un arresto dello sviluppo cognitivo-motorio e del linguaggio. «Dal 2018 – continua Cerbone – è stato avviato, presso l’Azienda Moscati, un percorso dedicato per l’assistenza e il follow-up di pazienti affette da Sindrome Rett della Campania e che, fino ad allora, si vedevano costrette a emigrare fuori regione per essere sottoposte ai periodici controlli. Attualmente, bambine e ragazze vengono sottoposte a un’attenta valutazione in Genetica Medica, seguita da un’accurata visita ambulatoriale. Accertamentistrumentali e laboratoristici vengono programmati in regime di day hospital o di ricovero ordinario in collaborazione con l’Unità operativa di Pediatria e con il dott. De Martino dell’Unisa. Gli esami e i controlli sono poi rivalutati in Genetica Medica e, se necessario, vengono indicate delle variazioni terapeutiche e viene stabilito il timing del follow-up successivo».

Il convegno “Sindrome di Rett: aspetti clinici e gestionali” sarà l’occasione per apprendere, anche attraverso testimonianza dirette, quali sono i segnali per riconoscere la Sindrome e per avere suggerimenti, forniti da professionisti che operano in centri di riferimento per questa malattia rara, su come affrontare al meglio determinate criticità di gestione dirette e indirette, con particolare riguardo all’epilessia, ai problemi motori e a quelli gastrointestinali.