Tanti i giovani, in particolare i compagni di classe e di scuola del ragazzo, accompagnati dal preside Giuseppe Mingione e dal dirigente amministrativo Gennaro Miranda. Posizionato sulla sinistra dell’altare il vessillo dell’istituto, mentre dall’altra parte il gonfalone della città di Torre del Greco. Il sindaco Luigi Mennella (presente insieme al vicesindaco Michele Polese, altri amministratori locali e la vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia) ha proclamato il lutto cittadino e nella mattinata in tutte le scuole c’è stato un minuto di raccoglimento.
In prima fila i genitori e gli altri tre fratelli del ragazzo. Proprio il padre del 16enne, durante l’omelia del parroco della basilica di Santa Croce (dove si è tenuto il rito) don Giosuè Lombardo, ha inveito contro alcuni presenti, venendo accompagnato a fatica fuori dalla chiesa. Prima dell’interruzione, don Giosuè Lombardo aveva detto: “Ogni umana parola cede il posto al silenzio, alla riflessione. Ma dinanzi a questo mistero, c’è una sola parola che ha piena cittadinanza, che è capace di portare un poco di luce in questo tunnel buio: la parola di Dio. Siamo venuti per dare il saluto cristiano a Ciro, con tutte le domande di questi giorni, con i momenti di disperazione, di lacrime, di dubbi.. Chiedo al Signore la grazia che queste domande dopo la celebrazione trovino risposta”.
E ancora: “La morte non spezza i legami dell’affetto, dell’amicizia, dell’amore. Li trasferisce sul piano dello spirito. È in questo piano dello spirito che si pone il vangelo di Luca. Con i tre verbi che Papa Francesco sostiene indicano il modo di agire di Dio. Innanzitutto vicinanza: la vicinanza del Signore al dolore e alla nostra vita. Noi dovremmo imparare a coniugarlo: penso alla vicinanza che dovremo avere tutti al mondo giovanile e la vicinanza che dovrebbero avere i ragazzi tra loro. Che dovrebbe essere poi la vicinanza delle grandi agenzie educative: la famiglia, la scuola, la chiesa. Bisogna essere accanto ai ragazzi, accanto ai giovani. L’altro sentimento di Gesù è la compassione. E infine la tenerezza: un amore che si fa carezza, vicinanza”.
Al termine della cerimonia, il feretro è stato accolto dal lancio di palloncini bianchi e azzurri, prima degli applausi delle persone che si erano nel frattempo accalcate sul sagrato. Prima dell’uscita della bara, ha accusato un lieve mancamento una delle due sorelle del 16enne. Sostenuta dai familiari, non è stato necessario l’intervento dei medici.