Nel giro di un mese circa, a Capua, quattro esercizi commerciali hanno chiuso i battenti dopo anni di attività. Diversi quindi gli operatori commerciali che hanno deciso di abbassare la saracinesca, con la conseguenza inevitabile che la città di Capua perde sempre più appeal dal punto di vista delle attività imprenditoriali.
Una situazione evidenziata dal consigliere comunale Massimo Antropoli che sottolinea come l’Amministrazione comunale capuana non abbia mai predisposto un piano strategico per favorire la nascita di nuove attività ed il consolidamento di quelle esistenti. Al momento non ci sarebbero offerte per l’ex capannone TPN, struttura già da mesi in gara per l’affidamento in concessione della gestione e valorizzazione dei locali e questo, stando così le cose, fa perdere un’ulteriore possibilità di crescita e attrazione per la città.
“A Capua assistiamo a sempre meno negozi nel centro cittadino, sempre meno esercizi di vicinato, a sempre più saracinesche abbassate e vetrine impolverate. Quattro esercizi commerciali hanno chiuso nel giro di un mese; parliamo di pizzerie, una pasticceria e un magazzino di generi vari.
La nave affonda, serve un piano strategico per il commercio, in un clima di decadimento totale. Mi farebbe piacere sapere se il sindaco Villani ed il delegato al commercio, se esiste ovviamente, ha promosso incontri specifici con esercenti e commercianti che si ritengono danneggiati da qualche fattore specifico e con le associazioni di categoria e, in caso affermativo, quali valutazioni abbia tratto. Capua non ha attrattive e gli imprenditori o non investono in attività commerciali o quelle che ci sono magari vengono delocalizzate in comuni limitrofi.
Il centro storico si è quasi totalmente svuotato; numerosi i locali commerciali capuani che non trovano soggetti interessati ad avviare un’attività. Dall’inizio del mandato di quest’Amministrazione comunale, l’unica misura che si è avuta per i commercianti del centro storico è stata quella di avviare una ZTL ridicola, sgangherata, la migliore immagine dell’incapacità amministrativa di questi signori.
Ad oggi, anche il bando dell’ex capannone della TPN non ha trovato un aggiudicatario; la villa comunale è stata chiusa per tutta l’estate e adesso vedremo cosa ne sarà del bando dell’ex scuderie Olivares. A completare il quadro negativo, la totale mancanza di iniziative culturali, siano esse mostre, spettacoli, concerti, visite guidate che potrebbero fare da effetto traino e portare gente in città.
La riflessione più scontata è che il commercio e la cultura a Capua non interessa a nessun amministratore; valga l’esempio delle iniziative portate avanti dal consigliere comunale Affinito, il melone capuanello o il peperoncino di fiume, che non hanno trovato un concreto supporto nemmeno da parte della stessa maggioranza”.