Oggi Napoli piange la scomparsa di Luciano Vivenzio, conosciuto da tutti come “Rececconi”, un nome che ha segnato la storia del tifo partenopeo e del movimento ultras. Con i suoi 45 anni trascorsi in prima linea sugli spalti, Vivenzio non è stato solo un capo ultras: è stato un simbolo, una leggenda vivente della Curva B e dei Fedayn Napoli. Per decenni, Luciano è stato l’anima pulsante della curva, un faro per i giovani tifosi e un esempio di passione pura per il calcio. La sua presenza sulla balaustra, il luogo da cui guidava i cori, è stata il cuore pulsante del ‘vecchio’ San Paolo, guadagnandosi il rispetto di tutti. Una delle immagini più significative che lo ritraggono è accanto a Diego Armando Maradona, in pantaloncini, con quell’aria di chi è sempre stato parte della storia. Un’immagine che racconta tutto: la passione, il legame con la squadra, e il ruolo di Luciano come re degli ultras.
Il suo impegno nella tifoseria non era solo una passione, ma una vera missione. Nonostante la sua battaglia contro la malattia, Luciano non ha mai smesso di essere presente, sia fisicamente che spiritualmente, per la sua gente e per il suo Napoli. Malgrado il suo ruolo di leader, Luciano non ha mai voluto privilegi. Niente posti d’onore, niente viaggi comodi: il suo posto era sempre accanto ai ragazzi, in prima linea, come uno di loro. Ha insegnato a intere generazioni di ultras i valori del rispetto e dell’onore, valori che oggi sembrano sempre più rari. E proprio per questo, la sua scomparsa lascia un vuoto enorme. Durante la partita Napoli-Monza, la curva ha voluto rendergli omaggio con uno striscione che ha toccato i cuori di tutti: “Luciano retta via ultras indicata… ti aspettiamo in gradinata!”, firmato dal gruppo ultras “Secco Vive 91″. Un tributo semplice ma potente, che dimostra l’enorme affetto che il popolo partenopeo ha sempre nutrito per lui.
La notizia della sua scomparsa ha generato un’ondata di messaggi di cordoglio sui social. Migliaia di tifosi, amici e conoscenti hanno voluto rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del tifo partenopeo. Tra i tanti messaggi: “Ciao Luciano Vivenzio. Grande Uomo, sei la storia e non sarai mai dimenticato. Ultras per sempre.” E ancora: “Addio Luciano. Con te se ne va un pezzo della storia del tifo Partenopeo. Trattenere le lacrime è impossibile. Grazie di tutto.” Un altro amico scrive: “Lucia’, sei un esempio troppo arduo da imitare, sei il fiato che mancherà al nostro coraggio, ma sarai vento per la bandiera più bella da sventolare in faccia a un mondo di venduti e senza dignità”. In tanti ricordano le sue ultime cene con gli amici, sapendo che il tempo a disposizione era ormai poco. “Hai insegnato a tanti giovani come essere ultras. Ciao Luciano, eterno guerriero figlio di Napoli, eri e resterai parte di noi”, scrive un amico sui social. Poi un altro messaggio: “Napoli piange il suo padre ultras. Buon viaggio, Luciano Vivenzio”. “Da giovani tutti ti chiamavamo Zio… ci hai insegnato il rispetto e l’umiltà. Quando si parla del movimento ultras a Napoli si parla di Rececconi… proprio di te”, scrive un altro tifoso, ricordando il legame che Luciano aveva con chiunque lo conoscesse. Un uomo che ha dato tutto per il suo Napoli e per la sua curva. Ora il suo nome sarà ricordato per sempre, come quello di una leggenda che ha fatto la storia.