Il mercato ittico di Salerno, il luogo dove ieri si è consumata la tragedia costata la vita a Rosario Montone, 58 anni responsabile per Salerno della Eurofish di Napoli e Carmine De Luca, 48 anni, salernitano, dipendente della società che opera all’interno del mercato all’ingrosso dove si riforniscono tutte le pescherie ed i ristoratori, oggi si è rimesso lentamente in moto. Tra gli operatori c’è sconcerto e dolore. Tutti conoscevano i due lavoratori ed anche Francesco Iacovazzo, che era stato un ex dipendente ed attualmente era rivenditore di pesce. Per tutti un personaggio un po’ sulle righe ma non al punto da temere il raptus di follia che ieri lo ha portato a premere il grilletto dell’arma detenuta legalmente contro Rosario e Carmine, colpevoli secondo Francesco, del suo licenziamento perché accusato di aver rubato del pesce. Oggi mentre l’area dove si è consumata la tragedia è stata transennata ed è stato vietato l’eccesso perché sarà necessario ancora compiere una serie di rilievi per aiutare il lavoro attraverso il quale la polizia scientifica deve ricostruire con esattezza la dinamica di quanto avvenuto alle 4:30 di ieri mattina, un’altra parte del mercato ha cercato di rimettersi lentamente in moto. Nei due obitori, all’ospedale di Salerno e a quello di Battipaglia, invece si attende che venga completata l’autopsia sui corpi delle due vittime, tra lo strazio di amici, familiari e parenti. Solo dopo, infatti, l’esame potranno essere restituiti alle famiglie per l’ultimo saluto.
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Duplice omicidio, Mercato ittico semi aperto: autopsia sulle due vittime
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