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La prima di molte decine di migliaia di pedalate Gavio l’ha data al mattino presto. Alle 8:00 davanti al“ Il Funambolo, caffe letterario” Gianfrancesco Cataldo, questo il nome all’anagrafe del cantautore beneventano, ha avviato il tour in bici che lo condurrà in 60 tappe in quattro diversi  Stati del Vecchio Continente. Con una tenda, un bagaglio minimo e con la sola chitarra come compagna di viaggio, Gavio ha puntato verso Termoli, il primo step di un giro all’insegna di un messaggio a favore di un turismo sostenibile. Il progetto si chiama “Funamobolo a due ruote” 

Due mesi di viaggio, il ritorno sempre a Benevento prima di Natale per imparare a riscoprire la meraviglia, sperimentare nuovi punti di vista, abbracciare le filosofie dello slow living e del turismo sostenibile, lanciare un appello agli artisti, creare rete, dimostrare che quello che si vuole fare si può fare affidandosi ai principi di comunità e umanità.

Il cantautore,  prima della partenza  ha spiegato alcuni dettagli del suo tour: “Prima tappa in direzione Adriatica, poi su per la Svizzera e in Francia. C’è tanto ignoto che forse è quello che ci voleva. Bisogna riscoprire l’essenza del viaggio, conoscere amici nuovi, creare comunità. Ogni idea si può realizzare se si incontrano le persone giuste”.

Emi Martignetti, che collabora per il caffè letterario il Funambolo di Fabio Corso e che ha contribuito alla costruzione del progetto, ha sottolineato: “E’ il primo progetto che sponsorizziamo. In un epoca di desertificazione demografica delle aree interne, c’è la tendenza ad andare via, ma Gavio vuole tornare a casa reinvestendo sul territorio con nuovi contatti nuove idee. Rispettiamo la natura, l’ambiente e gli altri altri in un concetto di comunità e umanità”.