Tempo di lettura: 3 minuti
La consigliera Mari Muscarà ha presentato un’interrogazione al Presidente De Luca: “Un bene comune non può essere regalato a un privato”.
 
La vicenda delle Terme di Agnano arriva in Consiglio Regionale. La consigliera regionale indipendente Maria Muscarà ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca, portando all’attenzione la gestione del complesso termale, un patrimonio di proprietà pubblica che, secondo Muscarà, deve essere preservato e valorizzato per il bene della collettività.
 
“È opportuno ribadire che le Terme di Agnano sono un bene pubblico e devono essere utilizzate dalla collettività, non cedute a privati per meri interessi economici – ha dichiarato Muscarà. La consigliera ha espresso forte critica verso l’amministrazione comunale di Napoli, e della Regione, sottolineando come sia inaccettabile che “il pubblico venga regalato per valorizzarlo, mentre si sperperano risorse in operazioni come quella della Venere degli Stracci, e finti Pulcinella.
 
Muscarà ha deciso di portare la questione in Consiglio Regionale a seguito di una situazione che definisce “ambigua e anomala”, sia dal punto di vista politico che aziendale. In particolare, critica le scelte compiute dalle amministrazioni comunali guidate prima da Luigi de Magistris e ora dal sindaco Gaetano Manfredi, che hanno portato alla cessione dei reparti più produttivi delle Terme, tra cui le piscine termali all’aperto, il centro benessere e il parcheggio, alla società TDA Srl.
 
Un altro punto critico riguarda la sospensione, da parte dell’ASL, delle attività di erogazione dei servizi termali. “Chiedo al governatore De Luca di spiegare i motivi per cui l’ASL ha sospeso tali attività, che potevano rappresentare un nuovo inizio per le Terme di Agnano, e se vi sia l’intenzione di ripristinare tali servizi per il bene della cittadinanza” – ha aggiunto Muscarà.
 
Le Terme di Agnano, un luogo di inestimabile valore storico e naturalistico, da anni versano in stato di degrado nella loro parte pubblica, mentre la porzione concessa ai privati genera profitti significativi, profitti che avrebbero potuto essere utilizzati dal Comune per sviluppare e rilanciare l’intero complesso termale, creando opportunità lavorative e promuovendo la valorizzazione del territorio.
 
Nell’interrogazione, Muscarà ha richiesto chiarimenti specifici su due punti:
 
1. Le motivazioni della sospensione da parte dell’ASL delle attività legate alle funzioni termali, un blocco che ha impedito un rilancio delle Terme di Agnano.
 
2. Se vi sia l’intenzione di ripristinare tali attività e rilanciare le funzioni pubbliche del complesso termale.
 
Inoltre, la consigliera ha evidenziato come l’amministrazione comunale avesse precedentemente promesso il ricollocamento dei lavoratori delle Terme entro il 15 luglio, un impegno poi disatteso. “Si apprende da fonti di stampa che è stato redatto un verbale con un impegno generico per la ricollocazione entro il 15 ottobre, ma anche questo sembra lontano dall’essere rispettato – ha concluso Muscarà.