E’ arrivato alle 4,30 nel mercato ittico di Salerno presso lo stand dell’Eurofish, l’azienda per la quale lavorava ed era stato licenziato durante il periodo Covid perché accusato di essere stato l’autore del furto di una cassetta di pesce.
Francesco Iacovazzo, 72 anni, oggi dopo aver fatto acquisti come sempre, per la pescheria che gestiva con il figlio pare abbia avuto un diverbio con i due colleghi che ai quali imputava il licenziamento, Carmine De Luca 48 anni salernitani e Rosario Montone 58, responsabile della sede di Salerno di Eurofish.
La lite ha riacceso rabbia e rancori del passato spingendo Iacovazzo a prendere la pistola a casa che deteneva regolarmente e a tornare nel mercato ittico dove ha esploso dei colpi calibro sette e 65 contro i due colleghi. Rosario è morto sul colpo, Carmine ha tentato la fuga ma poi a causa delle ferite è morto in ospedale.
A ricostruire la dinamica è stato il capo della procura di Salerno Giuseppe Borrelli in un incontro con la stampa che si è tenuto nella tarda mattinata. Il procuratore, presenza anche del comandante provinciale dei carabinieri Filippo Melchiorre e del questore Giancarlo Conticchio, del comandante della compagnia di Salerno Antonio Corvino e del reparto operativo Luigi Aureli, ha chiarito che le immagini di videosorveglianza hanno ripreso tutto l’episodio e che restano da chiarire alcuni dettagli ma ha voluto incontrare la stampa soprattutto per smentire che l’episodio possa essere annotato in un allarme sicurezza o un’emergenza criminalità a Salerno.
Mentre il corpo di Montone era ancora a terra infatti le redazioni sono state raggiunte da una serie di attacchi politici e di allarmi per la legalità a Salerno. Il procuratore ha invece voluto chiarire che si tratta di un episodio che ha confini semplicemente in vicende personali.
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