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Passaggio di consegne al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino tra il Comandante Mario Bellizzi che, dopo quattro anni di onorato servizio nella sua terra è pronto a prendere l’incarico a Benevento e il Primo Dirigente Maria Angelina D’Agostino, di origini beneventane che guiderà i Caschi rossi irpini.

Quattro anni in trincea per Bellizzi che ricorda come sia finalmente avvenuto il trasferimento tra la vecchia Caserma di via Annarumma e quella attuale di via Zigarelli che risponde meglio alle esigenze del Corso , ma soprattutto interventi h24 ogni giorno dell’anno, con un ricordo particolare alla tragedi di Aqualonga e alle sue 40 vittime, senza dimenticare le emergenze sanitarie nazionali a cui i Vigili del Fuoco non hanno mai fatto mancare il proprio contributo. “Ci sono state molte tappe importanti, tra cui l’inserimento nei sistemi internazionali di risposta alle emergenze”, ricorda l’ing. Bellizzi: “Desidero sottolineare l’intervento e il contributo del nostro comando in occasione del terremoto di San Giuliano di Puglia, quando la nostra squadra, la sezione della colonna mobile del turno C, salvò otto bambini dalle macerie di una scuola. Questi sono eventi che restano indelebili nella memoria di chiunque fosse presente in quel comando in quell’anno”.

Quindi il passaggio di consegna al nuovo Comandante D’Agostino che mostra altrettanto entusiamo e determinazione.
Architetto, già a capo del Comando di Benevento, dopo la direzione regionale del Molise, sottolinea la omogeneità dei due territori campani confinanti: “Sicuramente ci sono aspetti e problematiche comuni, ma ci sono anche peculiarità specifiche, come la presenza dei fiumi, che crea diversi problemi, come allagamenti frequenti, soprattutto durante i periodi invernali. Il tema della vulnerabilità geologica è un argomento che ho già trattato, quindi conosco come affrontarlo e cercheremo certamente di farlo nel migliore dei modi.

Come Vigili del fuoco, affrontiamo queste emergenze in prima linea, cercando di ottemperare anche alle carenze di organico, che purtroppo sono sempre presenti. Infatti, noi siamo un corpo in perenne carenza di personale, e recentemente anche gli autisti, che sono fondamentali, sono carenti.
Per noi, la nostra missione istituzionale è fondamentale: il salvataggio delle persone, la protezione dei beni e la salvaguardia dell’ambiente. Questo è per noi essenziale, è nel nostro DNA, e ci dedichiamo a questo obiettivo, spesso facendo sforzi notevoli per compensare le carenze di organico. Altrimenti, non ce la faremmo; se ognuno di noi si fermasse e dicesse: “io arrivo qui e non vado oltre”, tutto questo non sarebbe possibile”.